Descrizione
Villa Muggia è un edificio storico che sorge nei pressi di Imola, sulle colline alle spalle dell’Ospedale Nuovo. Ha cambiato più volte destinazione d’uso e il restauro degli anni ‘30 le ha consegnato l’appellativo di capolavoro della corrente razionalista italiana. Distrutta nel 1945, oggi rimangono le sue rovine.
Cenni storici
L’edificio viene costruito nel 1700 e fa parte della proprietà nobiliare dei conti Ginnasi avendo, con ogni probabilità, la funzione di casino di caccia. Secondo le fonti, possedeva al suo interno un elegante salone affrescato e una scala a due rampe di gusto barocco.
Nel 1934 la famiglia Muggia acquista l’edificio con l’intenzione di restaurarlo. Il commendatore Umberto Muggia affida il compito a Piero Bottoni e Mario Pucci che, tra il 1936 e il 1938, sviluppano un progetto che comprende «da un lato un complesso di edifici necessario alla riorganizzazione di un ampio podere a produzione mista (uva, cereali, frutta) […] e dall’altro la villa destinata a casa di campagna per la famiglia del proprietario, Umberto Muggia, e per quelle dei suoi due figli sposati» (da Archivio Piero Bottoni).
La villa viene abbandonata dalla famiglia Muggia nell’agosto del 1944, quando viene confiscata dallo Stato fascista. È dapprima occupata da un gruppo di militari tedeschi, poi in gran parte distrutta a causa di un bombardamento aereo. Non è stato ancora effettuato un restauro che la possa consegnare rigenerata al proprio territorio.
Focus narrativi
La villa, una volta acquistata dai Muggia, ha vissuto di una brevissima vita. La famiglia bolognese infatti aveva origini ebree e si ritrova costretta ad abbandonare il luogo a causa delle persecuzioni delle leggi razziali nazifasciste. L’insediamento del Comando nazista è testimoniati da un’iscrizione murale in tedesco eseguita nel corridoio a pianterreno.
***
Uno dei due architetti, Piero Bottoni, è considerato uno dei massimi esponenti dell’architettura razionalista, una corrente sviluppatasi in Italia tra gli anni ‘20 e ‘30 del secolo scorso e contraddistinta da un “ritorno all’ordine” nelle fisionomie e nella funzionalità degli edifici. L’opera più rappresentativa di questo stile è la casa del Fascio a Como (1932, Giuseppe Terragni). Quando è incaricato del restauro della villa, Bottoni effettua un progetto esteso a tutta l’area di Bel Poggio, tanto che il celebre architetto Gio Ponti dirà nel 1940: «Quando l’architetto Bottoni fu chiamato a studiare il problema della sistemazione di tutto il complesso della proprietà, egli dovette risolvere in realtà il problema di un piccolo piano regolatore». (da G. Ponti, Una intelligente trasformazione e l’ampliamento d’una antica villa a Imola, in «Domus» n.153 cit. in Manuela Senese, Vivere il moderno al tempo della rovina. Progetto per il riuso collettivo di villa Muggia a Imola, Tesi di laurea magistrale, Alma Mater Studiorum, a.a. 2012/13).
***
Nella zona maggiormente conservata della villa è possibile notare un tavolo in graniglia di marmo e cemento, un pezzo unico dal design notevole e avveniristico.
Spunti videoludici
Villa Muggia presenta un’ambientazione dalle diverse potenzialità videoludiche. Si potrebbero raccontare le vicende della famiglia Muggia, la vita nel loro angolo di paradiso in mezzo ai colli imolesi proprio all’ingresso degli Appennini e infine la drammatica fuga in seguito alla confisca dell’edificio da parte dello Stato, come avvenne per molti ebrei nelle loro stesse condizioni. Questa vicenda potrebbe anche intersecarsi con la biografia dell’architetto Bottoni, su cui c’è ampio materiale presso l’Archivio a lui dedicato e che, in quel periodo, era agli inizi del proprio lavoro.
La villa, in qualità di edificio in rovina e abbandonato, porge una ghiotta occasione di ambientazione crime o horror riguardo la permanenza dei soldati tedeschi e sulla misteriosa iscrizione ivi lasciata prima della loro fuga…
Fonti e link
[Bibliografia]
– G. Ponti, Una intelligente trasformazione e l’ampliamento d’una antica villa a Imola, in «Domus» n.153, settembre 1940.
– Consonni, Meneghetti, Tonon, Piero Bottoni – Opera Completa, Milano, Fabbri Editori, 1990.
– G. Bolognesi (a cura di), Villa Muggia al Bel Poggio di Imola. Una storia incompiuta, Imola, Thèodolite, 2016.
[Sitografia]
Villa Muggia
Visitare Imola
[Scheda Film Commission]
Emilia-Romagna Film Commission