Villa Magnoni

Descrizione

Villa Magnoni è un edificio residenziale da tempo ormai abbandonato, situato nei pressi di un bosco, ai limiti del paesino di Cona (FE). L’edificio è costruito su tre piani in stile neoclassico, affiancato da stalle e circondato da un grande giardino dove si trova anche una ghiacciaia scavata nel terreno. Intorno a questa casa circolano diverse leggende che hanno contribuito alla nomea di luogo del mistero. Si dice, infatti, che la villa sia infestata dallo spettro di una vecchia signora, descritta dai più come una strega.

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Cenni storici

Non si conosce molto del passato di Villa Magnoni, ma pare esser stata costruita nei primi del ‘700 come residenza nobiliare. Al suo interno, infatti, sono ancora visibili diversi affreschi. La casa apparteneva al nobile e patriota risorgimentale ferrarese Anton Francesco Trotti, che fu anche sindaco di Ferrara per più mandati. Alla sua morte, la casa fu ereditata dal nipote Guido Magnoni. La villa è stata probabilmente abbandonata intorno agli anni ’60.

Focus narrativi

Gli edifici abbandonati generano spesso inquietudine e una miriade di domande. Non è raro quindi che intorno a questi quesiti nascano misteri e leggende in cui realtà e immaginazione perdono i propri contorni. Anche Villa Magnoni ha la sua buona dose di storie dell’orrore e la più famosa risale agli anni ’80. Un gruppo di ragazzi della zona decise di esplorare l’abitazione, attirati proprio da tutta quell’aura di terrore che l’ammantava. La casa era chiusa e in rovina ormai da anni, si era persa memoria anche del suo ultimo proprietario, ma era diventata una meta per quanti fossero alla ricerca del brivido per improvvisare sfide di coraggio. Appena messo piede all’interno della villa, i quattro amici iniziarono a sentire il pianto di un bambino e altre urla. Dopo aver dato un’occhiata più approfondita e aver cercato la fonte dei rumori, non trovarono nulla e uscirono nel cortile. Da qui scorsero una vecchia signora, affacciata alla finestra del primo piano che li intimava ad abbandonare subito la sua dimora. Spaventati i ragazzi corsero via e, sempre secondo la leggenda, poche ore dopo furono coinvolti in un grave incidente stradale in cui tre di loro persero la vita. L’unico sopravvissuto raccontò alla polizia quanto accaduto. Di lui si sono perse oggi le tracce, non si conosce il nome o la residenza e sembra non esserci nemmeno un verbale a riguardo. Tutti questi fatti contribuiscono a rendere la storia ancora più misteriosa.

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In seguito a quest’evento e al racconto del ragazzo, la polizia si attivò per prendere delle precauzioni. Essendo anche a rischio di crollo, la villa fu sigillata, con porte e finestre murate. Pochissimo tempo dopo però, la finestra da dove i ragazzi avevano visto la vecchia affacciarsi, apparve di nuovo priva di muratura.

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La vecchia signora dell’apparizione è entrata a far parte del folclore popolare come “la strega di Cona”. Non ci sono più stati avvistamenti, ma in tanti dopo essersi recati nella villa hanno parlato di pianti di bambini e sussurri femminili.

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Ad oggi la casa è ancora disabitata, ma meta di appassionati e curiosi del paranormale, nonché di studi da parte dei ghost hunters. Le opinioni a riguardo sono però sempre discordanti, da una parte c’è chi giurerebbe di aver sentito e intravisto qualcosa e chi afferma senza ombra di dubbio che la casa non ha nulla che non vada.

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Un tempo non era inusuale che le ville disponessero di cimiteri privati, quasi a voler mantenere tutto in famiglia e per sentire sempre vicini i propri cari. Anche Villa Magnoni ospita nel suo giardino, un piccolo cimitero famigliare. Qui vi sono solo sette lapidi, di cui una riporta la citazione tratta dalle Odi di Orazio: “Dulce est desipere in loco”, ossia “è dolce rimanere in questo luogo”.

Spunti videoludici

Una casa dei fantasmi a tutti gli effetti che potrebbe suggerire l’idea di un horror o un videogioco esplorativo che mette il giocatore nei panni di un ghost hunter, volto a riscoprire il passato della villa e la verità dietro i suoi misteri: a chi appartiene lo spirito ancora intrappolato tra le mura di Villa Magnoni? Un bell’interrogativo da sciogliere che potrebbe aggiungere alla narrazione anche elementi puzzle magari proprio sfruttando i numerosi affreschi o le lapidi nel cimitero della Villa. La figura del fantasma potrebbe però suggerire anche l’idea di un tower defense o gioco di simulazione in cui lo spettro deve garantire la tranquillità della villa spaventando in vari modi i suoi ospiti casuali, un po’ come succede nel videogioco Ghost Master (Empire Interactive, 2003). In vista di una futura riapertura della villa si potrebbe pensare anche ad un videogame volto proprio a finanziare l’opera di restauro con elementi da city builder per ristrutturare virtualmente la villa.

[Sitografia]

NeroCafe
La maledizione della strega
Villa Magnoni, il luogo del mistero

[Scheda Film Commission]

Emilia-Romagna Film Commission

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