Descrizione
All’estremità occidentale del comune di Magliano, in Toscana, sorge la Torre della Bella Marsilia. Il castello di Collecchio, di cui fa parte la torre, è situato nel cuore del parco naturale della Maremma, sui monti dell’Uccellina.
All’estremità occidentale del comune di Magliano, in Toscana, sorge la Torre della Bella Marsilia. Il castello di Collecchio, di cui fa parte la torre, è situato nel cuore del parco naturale della Maremma, sui monti dell’Uccellina.
Nel medioevo la Maremma era controllata dalla famiglia degli Aldobrandeschi, che costruirono la prima cinta muraria del borgo di Magliano. Durante il Trecento il castello di Collecchio, la Torre e i territori circostanti divennero di proprietà della ricca famiglia senese dei Marsili, che rafforzò ulteriormente la fortificazione. La giurisdizione della Repubblica di Siena durò per tutto il periodo rinascimentale, fino alla metà del Cinquecento, quando la zona entrò a far parte del Granducato di Toscana.
Lo scopo della torre, come nel caso delle altre situate lungo la costa maremmana, era quello di offrire un punto di vedetta per scongiurare le possibili incursioni piratesche.
La “bella Marsilia” che dà il nome alla Torre è Margherita Marsili, figura di donna a metà tra storia e leggenda. Figlia sedicenne del signore del castello, pare fosse stata rapita nel 1534 da una banda di pirati ottomani capitanati dal crudele Barbarossa (il cui vero nome era Khayr al-Dīn). Margherita era stata quindi venduta come schiava, finendo a Costantinopoli nell’harem dell’imperatore turco Solimano Il Magnifico. Qui, per merito della sua bellezza, era divenuta presto la preferita del sovrano. Molti tuttavia ipotizzano che la sorte di Margherita, effettivamente rapita e della quale non si ebbero più notizie, venga confusa con quella di un’altra donna: Roxelana, arrivata nell’harem nello stesso periodo della scomparsa di Margherita. Alcuni documenti attestano che Roxelana era in realtà Alexandra Anastasia Lisowska, rapita dalla città natale di Rohatyn, nell’odierna Ucraina Occidentale, a nord della Crimea.
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Dietro la figura di Margherita/Roxelana è possibile scorgere i tratti di una donna trascinata da una fortissima ambizione. Venduta come schiava, entrò a far parte dell’harem del Sultano ma non si accontentò del ruolo di moglie secondaria. Riuscì a divenire la favorita fra tutte, esercitando così un’enorme influenza sulle decisioni del Sultano.
La storia di Margherita la Bella Marsilia, è un interessante punto di partenza per un viaggio che va a toccare non soltanto la cultura italiana ma anche quella straniera, partendo dalla Torre fino ad arrivare a Costantinopoli. Da una giovane ragazza che passava le primavere a passeggiare tra i boschi della Maremma a una donna che con il suo fascino e la sua astuzia si fece strada nella corte del Sultano.
[Bibliografia]
Massimo de Benetti e Piergiorgio Zotti, I corsari e la Maremma. Storie e leggende delle incursioni barbaresche, C&P Adver Effigi, Grosseto 2010
Piergiorgio Zotti, Maremma segreta. La mappa delle storie e delle leggende, C&P Adver Effigi, Grosseto 2008