Descrizione
In provincia di Rieti, nella parte sud della catena montuosa dei Monti Sabini, troviamo il comune di Toffia. Il paese conta circa un migliaio di abitanti e vede una crescita di questo numero nel periodo estivo grazie al turismo e le seconde case di chi, durante l’inverno, vive nelle due città più vicine, Rieti e Roma. Toffia è un paese che vive principalmente di agricoltura e allevamento ed è uno dei centri di riferimento in tal senso per la Sabina. La principale specialità enogastronomica della zona è l’olio d’oliva e gran parte delle zone coltivate nei dintorni sono infatti ricche di aziende che vivono di questo prodotto. All’interno del paese troviamo diversi palazzi storici appartenuti a famiglie nobili oltre alla chiesa principale dedicata a San Lorenzo. Questo piccolo centro abitato si rivela interessante per la varietà offerta sia dalle costruzioni storiche presenti che dalla natura che lo circonda.
Cenni storici
I primi riferimenti al centro abitato di Toffia risalgono al XIII secolo a.C.; la fondazione ufficiale del paese risale però al 897 d.C., come appare nell’antica pergamena scritta in latino, con il nome di Tophiae. Ci sono due scuole di pensiero riguardo all’origine del nome del paese. Da una parte si pensa che nasca dal nome del suo fondatore, Teofilo, dall’altra si pensa provenga dalla parola “tophium” con cui in epoca antica si indicava la coriacea roccia su cui sorge l’intero centro abitato. Toffia fu anche teatro di lotte decisamente violente tra i reggenti di Spoleto e gli ecclesiastici di Farfa per la rivendicazione del territorio. Questi scontri continuarono fino alla contrapposizione ancora più dura tra due note famiglie nobili, quella degli Orsini e quella dei Colonna. In questo periodo, attorno al XIV secolo d.C., il paese era diviso in due. Il comune di Toffia fu assegnato alla provincia di Rieti solo nel 1927, dopo essere stato nel corso del XIX secolo sotto Perugia e successivamente Roma.
Focus narrativi
Toffia è stata nel corso dell’ultimo ventennio un setting scelto da diversi registi per la realizzazione di film e serie TV. Tra queste spicca sicuramente Trust, serie TV diretta da Danny Boyle, con un cast di fama mondiale, tra cui i premi oscar Donald Sutherland e Hilary Swank. L’opera racconta il rapimento di John Paul Getty III, figlio del proprietario petrolifero della Getty Oil, da parte della ‘Ndrangheta. Durante il periodo delle riprese l’intero paese si è trasformato in un vero e proprio set cinematografico, con tanto di neve artificiale. Toffia è stata utilizzata, nella serie TV, come sostituta del comune di Sicignano degli Alburni, in provincia di Salerno, luogo dove sono accadute realmente le vicende nel 1973 e dove John Paul Getty III venne tenuto prigioniero.
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Come menzionato in descrizione, Toffia è uno dei centri agricoli principali della Sabina e uno dei principali paesi produttori di olio d’oliva. La produzione supera di gran lunga il fabbisogno della popolazione e quindi il paese ha visto nel tempo la crescita di una clientela sempre più interessata a questa preziosa materia prima. I principali clienti provengono dalle due città limitrofe, Roma e Rieti, ma le aziende agricole presenti collaborano anche con i centri abitati più piccoli per la fornitura di olio di qualità per le numerose sagre, perlopiù estive, presenti nella zona. Il commercio dell’olio d’oliva si rivela quindi fondamentale per il borgo, elemento comune con la vicina Fara Sabina e il suo frantoio, i più importanti centri oleari della provincia di Rieti.
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Il territorio più esterno del comune di Toffia è ricco di percorsi naturalistici e sentieri e si presta per camminate e scalate. Tra i più noti troviamo sicuramente il percorso che porta al Monte degli Elci, il principale rilievo montuoso presente nel territorio a circa 700 metri sul livello del mare. Da non dimenticare poi il sentiero denominato dal Club Alpino Italiano “Via di Francesco” che collega Toffia a Fara Sabina, un tratto montuoso che richiede circa due ore per essere attraversato. Questa zona offre una notevole varietà di flora e fauna, con boschi di lecci e di aceri secolari, divenuti dimora di svariate specie animali. Proprio per questo la zona è tenuta in particolare considerazione dagli abitanti di Toffia, grazie anche alle direttive comunali iniziate negli anni Novanta in difesa della biodiversità del luogo.
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Tra i vari eventi presenti in estate a Toffia, è sicuramente di rilievo l’iniziativa “Riviviamo il Centro Storico”. Questo festival nasce nel 1996 con l’intenzione di risvegliare il centro storico dal suo torpore. In quest’aria di festeggiamenti il paese si riempie di musicisti, giocolieri, teatranti, poeti e pittori. Durante queste serate, grazie ai numerosi partecipanti, il borgo torna indietro nel tempo, all’epoca medievale, periodo nel quale le figure sopracitate coloravano il borgo con le loro opere artistiche. Negli anni, questo evento ha portato nel piccolo borgo anche artisti noti come il cantautore Mannarino o il comico Geppo. “Riviviamo il Centro Storico” è un grande aggregatore sociale e spinge numerosi turisti a Toffia, attratti anche dalle bellezze naturalistiche e la cucina del luogo.
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Rilevanti per il territorio di Toffia sono le sue chiese. Nonostante il ridotto numero di abitanti il paese conta ben tre strutture. Troviamo in primis la chiesa di Santa Maria Nova, visibile anche dalla strada sottostante e posizionata nel punto più alto del paese. Quest’edificio sorge dove si trovava lo storico castello dei Colonna, utilizzato in parte per la costruzione del campanile e dell’abside della chiesa nel XVII secolo. Qui troviamo anche diverse opere artistiche di rilievo come l’affresco della Vergine con bambino e una tela raffigurante lo stesso soggetto di scuola quattrocentesca. Situata più basso c’è poi la chiesa di San Lorenzo costruita sopra a un antico tempio dedicato a Giano, di rilievo qui l’opera di Vincenzo Manenti San Lorenzo e il suo martirio. Infine, è presente la chiesa della Madonna di Loreto, di importanza secondaria rispetto alle altre due in tempi moderni ma è la più antica della zona, costruita nel VII secolo d.C in concomitanza con la nascita del centro abitato.
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Importante evento, come menzionato tra i cenni storici, è quello avvenuto nel corso del XIII e XIV secolo d.C. con la divisione del borgo in due, dapprima con il forte contrasto tra le fazioni del Duca di Spoleto e gli ecclesiastici dell’Abbazia di Farfa e successivamente tra le famiglie degli Orsini e dei Colonna. I primi controllavano la parte bassa del paese mentre la parte alta, dove oggi troviamo la chiesa di Santa Maria Nova era sotto il dominio dei Colonna. Proprio durante questo periodo furono eretti diversi palazzi presenti ancora oggi, con una competizione sulle costruzioni tra le due famiglie di queste due sezioni del borgo, completamente indipendenti tra loro.
Spunti videoludici
Toffia è un luogo molto caratteristico e il suo aspetto, unito alla sua lunga storia, possono offrire sicuramente diversi spunti interessanti per la creazione di un videogame. In particolare, il periodo medioevale e quello rinascimentale, ricchi di conflitti armati e non tra le varie fazioni e famiglie presenti sul territorio, possono suggerire la narrazione di storie più specifiche dei personaggi storici dell’epoca. Inoltre, la situazione vissuta dai cittadini di un paese diviso in due, può essere fonte di un titolo che vada ad approfondire le battaglie che li hanno visti protagonisti. Infine, la presenza di molti percorsi e verde nei dintorni offre molto materiali per opere ambientate nella natura o titoli survival.
Fonti e link
[Bibliografia]
– Christian Mauri, La Sabina prima dei Sabini: gli Aborigeni e l’età del Bronzo. I santuari romani in opera poligonale, Roma, Aracne editrice, 2018;
[Sitografia]
Comune di Toffia
Rietilife
[Scheda Film Commission]
Roma Lazio Film Commission