Porto Canale Leonardesco

Descrizione

Il Porto Canale Leonardesco con le sue iconiche casette di pescatori a due piani e di diverso colore e con le vele variopinte dei bragozzi ormeggiati, le tipiche imbarcazioni da pesca, fa di Cesenatico una sorta di piccola Venezia di Romagna.
Il Porto Canale Leonardesco, così chiamato perché ricalca le linee disegnate da Leonardo da Vinci, è l’asse principale del centro storico di Cesenatico e, col passare dei secoli, è cresciuta attorno ad esso la città, come centro peschereccio e mercantile prima e più tardi, a partire dalla fine del XIX secolo, come meta turistica; il canale con le sue due rive è quindi il principale monumento storico di Cesenatico: su di esso si affacciano il Museo della Marineria, Casa Moretti, piazza Pisacane con il monumento a Giuseppe Garibaldi, la vecchia Pescheria e poi piazza Ciceruacchio, dove è visibile il perimetro dell’antica Torre Pretoria, baluardo di difesa del porto contro le scorrerie dei corsari barbareschi.

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Cenni storici

Il Porto Canale di Cesenatico, nato come sbocco al mare del comune di Cesena, venne scavato all’inizio del XIV secolo e dotato di una piccola rocca, oggi andata perduta, per la sua difesa.
Durante la seconda guerra d’Italia (1499-1504) Cesare Borgia, figlio illegittimo di Papa Alessandro VI e luogotenente del re francese Luigi XII alleato del Papa, conquistò tutte le principali città della Romagna (Imola, Forlì, Faenza, Rimini, Ravenna, Cervia e Cesena) spodestando i diversi signori locali e proclamandosi nel 1501 Duca di Romagna; il Valentino, nuovo signore della Romagna, incaricò quindi Leonardo da Vinci di verificare e migliorare diverse infrastrutture civili e militari del suo dominio tra le quali proprio il porto canale di Cesenatico.
Negli anni seguenti il Porto Canale e la città furono preda diverse volte di attacchi di corsari di origine balcanica e di corsari musulmani.
Più recentemente, nel 2005, durante lavori di ristrutturazione del porto canale, sono stati costruiti degli sbarramenti mobili chiamati “porte vinciane”, in onore del genio fiorentino, per contenere l’innalzamento del mare durante le violente mareggiate invernali o durante fenomeni atmosferici particolarmente intensi, proteggendo così il centro abitato.

Focus narrativi

Come detto, Leonardo da Vinci andò a Cesenatico su incarico di Cesare Borgia nel 1502 per progettare delle modifiche in modo tale da risolvere, con le sue capacità, il problema dell’insabbiamento del porto; di questo suo sopralluogo al Porto Canale ci sono rimasti due disegni, una pianta quotata e una vista a volo d’uccello (realizzata dalla cima della torre della Rocca Malatestiana distrutta dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale) presenti nel Codice L conservato nella biblioteca dell’Istitut de France a Parigi.
Grazie alle modifiche progettate da Leonardo sulle palizzate del canale e sui bacini collegati, che permettevano all’acqua di affluire e defluire velocemente durante le basse maree, si riuscì nell’intento di tenere libera dalla sabbia l’imboccatura del porto permettendo all’attività peschereccia di svilupparsi e crescere.

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Dal Porto Canale di Cesenatico salpò, nella notte tra l’1 e il 2 agosto 1849, Giuseppe Garibaldi insieme a sua moglie Anita, febbricitante per la malaria, e a circa 150 soldati; dopo la caduta della Repubblica Romana, Garibaldi infatti con i suoi uomini voleva dirigersi, tentando di rinfocolare i moti patriottici nell’Italia centrale, verso Venezia dove Daniele Manin, a seguito dell’insurrezione della città, resisteva agli austriaci. Arrivato a Cesenatico, disarmò un piccolo presidio austriaco e, requisendo 13 bragozzi, salpò alla volta di Venezia; all’altezza di Magnavacca (rinominata poi proprio Porto Garibaldi in onore dell’eroe dei due mondi) vennero intercettati da un brigantino austriaco e Garibaldi fu costretto, per non essere catturato, a raggiungere la terraferma assieme a sua moglie, che morirà pochi giorni dopo.
Proprio in ricordo di questo evento storico, nel 1884 a Cesenatico è stato eretto un monumento a Garibaldi, forse il primo in Italia.

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Nel tratto più antico del Porto Canale si possono ammirare dieci barche (bragozzi, traboccoli, una lancia, una paranza, un topo…) che, con i loro vari scafi, attrezzature e vele “al terzo”, rappresentano le diverse tipologie più usate dalla marineria a vela nell’alto Adriatico tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX; queste barche costituiscono la “Sezione Galleggiante” del Museo della Marineria di Cesenatico che, nella “Sezione a Terra”, in un moderno edificio, sviluppa un percorso espositivo sulla marineria dell’alto Adriatico con tanto di attrezzature, strumenti, reperti…
Ogni anno, durante il periodo natalizio, sulle barche della “Sezione Galleggiante” viene allestito il Presepe della Marineria, dove la Sacra Famiglia, i pastori, i magi e gli altri personaggi, in legno e a grandezza naturale, trovano posto, anziché nel classico ambiente rurale della stalla, sulle barche dei pescatori.

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Come detto, Cesenatico e il suo Porto Canale, nel corso dei secoli è stata oggetto di diversi attacchi di corsari tanto che a partire dal XVI secolo vennero costruite lungo la costa diverse torri di avvistamento; corsari, non pirati, uomini cioè che operavano grazie alla “patente di corsa” rilasciata da uno stato straniero che li autorizzava ad assalire navi e porti nemici e catturare persone come schiavi. Cesenatico fu colpita sia dagli attacchi degli Uscocchi, corsari cristiani di origine balcanica, sia dai corsari barbareschi, marinai musulmani che avevano le loro basi nelle sedi barbaresche di Tunisi, Tripoli o Algeri.

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Sul Porto Canale di Cesenatico si affaccia anche la casa natale di Marino Moretti: quarto di otto figli di un marittimo e una maestra di scuola di origine marchigiana, Moretti è stato un importante scrittore, drammaturgo e poeta del Novecento italiano ascrivibile soprattutto al Crepuscolarismo, quella corrente letteraria e poetica che, caratterizzata da un’atmosfera di crepuscolo, con toni smorzati, sentore di rinuncia e linguaggio dimesso tratta cose umili e banali rifiutando problemi politici e sociali. Moretti, fedele al Crepuscolarismo, con un linguaggio poetico quotidiano e colloquiale, sviluppa le tematiche della vita di provincia con la sue dinamiche domestiche, con la sua semplicità e spesso il suo grigiore.

Spunti videoludici

Il Porto Canale di Cesentatico – nel suo perfetto allestimento geometrico dalle linee quasi “sintetiche” e con la forte caratterizzazione estetica, quasi teatrale, tra terra e mare delle imbarcazioni della Marineria – si presta a ospitare una possibile location di un videogioco che segua la vita di Leonardo da Vinci, rappresentato nel suo genio ingegneristico. Il contesto storico in cui inserire l’intervento leonardesco è quello delle tumultuose vicende dei Borgia legate alle terre di Romagna.
Alternativamente, la stessa interessante location potrebbe ospitare il filone risorgimentale legato alla figura di Giuseppe Garibaldi, a Cesenatico nel suo tentativo di fuga per raggiungere Venezia. Da un punta vista strettamente videoludico, questa location fornisce potenzialmente una ricca varietà di mezzi di trasporto da mettere in campo, da quelli terrestri a quelli navali.

[Bibliografia]

– Ballerin, B., “Il Museo della Marineria di Cesenatico. Storia di una complessa realizzazione”, in Medas, S., D’Agostino, M., Caniato, G., Navis. Archeologia, Storia, Etnologia Navale. Atti del I convegno nazionale, Bari, Edipuglia, 2010;
– Gottardo, D., “Porto canale di Cesenatico progettato da Leonardo da Vinci. Ricerca del punto terminale del molo destro” in Zani, M., La marineria romagnola, l’uomo, l’ambiente: atti del convegno, Cesenatico, Santini, 1983, pp. 133-152;
– Pazzaglia, M., Il novecento, testi e critica con lineamenti di storia letteraria, Bologna, Zanichelli, 2000, pp. 374-375, 390.
– “Sono dieci le belle del mare”, Bell’Italia – Emilia Romagna, Volume 14, ottobre 1997, pp. 131-135 (NON È RIPORTATO, SU QUESTA RIVISTA, IL NOME DELL’AUTORE DEGLI ARTICOLI).

[Sitografia]

Ufficio Turismo Comune Cesenatico

[Scheda Film Commission]

Emilia-Romagna Film Commission
Emilia-Romagna Film Commission – porto della marineria

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