Pontremoli

Pontremoli

Descrizione

Pontremoli, in provincia di Massa-Carrara, è il comune più settentrionale della Toscana. Si estende nell’alta vallata del fiume Magra, all’estremità più a nord della regione storica della Lunigiana. È stata un’importante tappa della Via Francigena, uno dei più antichi percorsi che collegava l’Europa occidentale, e in particolare la Francia, a Roma.

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Cenni Storici

Secondo parte della tradizione umanistica Pontremoli corrisponderebbe alla leggendaria città di Apua, capitale dei Liguri Apuani. Il primo riferimento certo al borgo toscano si trova nel diario di viaggio di Sigerico, arcivescovo di Canterbury, che percorse la Via Francigena intorno al 990-994 d.C.

Pontremoli cominciò a svilupparsi intorno al castello del Piagnaro agli inizi dell’XI sec., con funzione di difesa e di controllo delle vie di comunicazione con l’Appennino. L’imperatore Federico II, dopo aver visitato la città, la definì “clavis et ianua Tusciae” (“chiave e porta dell’Etruria”).

Verso la metà del XII secolo il monaco benedettino Nikulás Bergsson, partito dall’Islanda alla volta di Gerusalemme, citò la sua sosta a Pontremoli nella relazione che fece del suo viaggio in Leiðarvísir.
Tra il XII ed il XIII secolo il comune si dichiarò una repubblica indipendente, favorito dalla morfologia dei rilievi circostanti che permettevano un ottimo isolamento tattico.

Grazie a questa sua collocazione strategica, Pontremoli divenne l’obiettivo di numerose contese e passò sotto il dominio di diverse famiglie aristocratiche, tra cui i Malaspina (nel 1319) e gli Antelminelli (nel 1322).

Nel 1526, in seguito alla vittoria di Pavia, l’imperatore Carlo V di Spagna entra in possesso dei territori appartenenti al ducato di Milano. Tre anni dopo Filippo IV, in qualità di duca di Milano, vendette Pontremoli a Ferdinando II de’ Medici. Il borgo entrò quindi a far parte del Granducato di Toscana, cui rimase soggetto fino al 1847.

Nel 1834 la zona venne colpita da un terremoto che causò notevoli danni. Nel 1847 il ducato di Parma incorporò Pontremoli e il suo territorio, in attuazione del trattato di Firenze del 28 novembre 1844. Rimase sotto il controllo parmense fino all’Unità d’Italia.

Focus narrativi

In una posizione sopraelevata rispetto a Pontremoli si trova il castello del Piagnaro. La fortificazione è parte integrante del sistema difensivo del borgo medievale, con le poderose cinte murarie e le antiche torri. Edificato all’inizio dell’XI secolo, il castello ha subito numerose ricostruzioni nel corso dei secoli, soprattutto nel Seicento e nel Settecento.
Oggi ospita il Museo delle Statue Stele, monumenti in pietra di tipo antropomorfo, ritrovati nei luoghi della Lunigiana storica e risalenti al periodo tra il IV e il I millennio a.C. Tali figure umane rappresentate in forma astratta nella pietra arenaria rappresentano il più antico e misterioso patrimonio della Lunigiana, un enigma irrisolto che si è trasformato in simbolo identitario per i lunigianesi.

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Il folklore locale è attraversato dalla leggenda del lupo mannaro (o lupomanaio) pontremolese. Durante le notti di luna piena, dalla mezzanotte fino alle tre del mattino, il mostro si aggirerebbe sui tetti e tra le vie (i sörcheti) del paese cercando di mietere vittime tra gli abitanti. Se si viene sorpresi dal licantropo esiste tuttavia un modo per scamparla: quest’ultimo non può salire più di tre gradini di una casa, perciò bisogna correre a perdifiato verso l’uscio più vicino.

Spunti videoludici

La leggenda del lupo mannaro può rappresentare un ottimo punto di partenza per una narrazione corale dei misteri della Lunigiana. Pontremoli e il castello del Piagnaro ospitano l’inestimabile tesoro rappresentato dalle Statue Stele. Queste opere affascinanti possono essere inserite in una storia che tocchi l’identità storica del territorio dai tempi più remoti fino a quelli più recenti.

[Bibliografia]
Anna Valle, Francesco Musante, Storie e leggende della Lunigiana, Edizioni Giacché, La Spezia 2003
Emanuele Repetti, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Vol. 4, 1841

[Sitografia]
Sito Ufficiale del Comune di Pontremoli
Museo delle Statue Stele Lunigianesi

[Scheda Film Commission]
Toscana Film Commission

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