Descrizione
La Pila idraulica a magli multipli è una macchina in grado di pestare stracci fino a farli diventare una pasta con la quale realizzare carta. Questa macchina è una delle tre invenzioni grazie alle quali i mastri cartai di Fabriano hanno inventato la carta moderna nel XIII secolo: la pila, la filigrana e la gelatina animale. Con la pila la pasta di carta diventa per la prima volta più omogenea rispetto a quelle ottenute precedentemente da cinesi e arabi tramite mortaio e pestone; la filigrana permette di “marcare” la carta segretamente e in controluce; la gelatina animale rende carta e scritti più resistenti e duraturi. La Pila è stata donata al Museo della Scienza di Milano.
Cenni storici
Pila a pestelli donata al Museo della Scienza dalla Cartiere Miliani di Fabriano per la Mostra Storica della Carta e della Stampa che venne realizzata in occasione della “Esposizione Internazionale di Grafica Editoriale Cartaria” tenutasi dal 3 all’11 Ottobre 1959 presso la Fiera di Milano.
La Mostra prevedeva esempi di papiro, pergamena, filigrane e la ricostruzione di una gualchiera medievale che rappresentasse le fasi di lavorazione per la produzione di carta a partire dagli stracci […] Nella seconda metà del XII secolo nasce la prima cartiera a Fabriano che ben presto impiegò solo maestranze locali. Dall’Italia la produzione si diffuse in tutta Europa.
Le innovazioni maggiori che apportarono i cartai Fabrianesi furono l’introduzione della pila idraulica a magli per la sfibratura, la sostituzione dell’amido vegetale con la gelatina animale per la collatura, il perfezionamento delle forme e l’introduzione della filigrana. Approfondisci su www.museoscienza.org
Focus narrativi
Fabriano è il più importante centro di produzione di carta in Europa. Per quale motivo? Sebbene l’invenzione della carta sia attribuita alla Cina, sono gli arabi a diffondere la carta in Occidente. Il porto di Ancona, che dista circa 75 chilometri da Fabriano, nel XIII secolo intratteneva scambi costanti col mondo arabo.
Spunti videoludici
Dal punto di vista dell’immaginario collettivo, Fabriano e la carta sono due concetti inscindibili. Da una parte, la carta Fabriano appartiene ai ricordi scolastici di più d’una generazione di studenti; dall’altra la storia industriale di Fabriano si lega chiaramente al folclore e al tessuto cittadino. Si tratta di tradizioni imprenditoriali che diventano presto tratti distintivi di un’area e di una popolazione. Le foto dei lavoratori che giungono agli stabilimenti, delle donne e degli uomini intenti a maneggiare fogli e macchinari: sono storie nella storia, offrono spunti per raccontare un’epoca e una città. Sullo stile di The Great Palermo o Venti Mesi, per esempio. Senza sottovalutare le rotte marittime (gestionale?) che legavano Ancona al mondo arabo e le implicazioni educative connesse alla lavorazione della carta.
Fonti e link
[Bibliografia]
Jean-Baptiste le Rond d’Alembert e Denis Diderot, Encyclopédie, ou Dictionairre raisonné des sciences, des artes et des métiers, Briasson et al., Paris, 1751-65
Richard L. Hills, “Papermaking Stampers – A Study in Technological Diffusion”, un lavoro presentato nel 1984 al Congresso dell’International Association of Paper Historians disponibile presso Richard L. Hill e ripreso da Timoty Barret in European Papermaking Techniques 1300-1800, http://paper.lib.uiowa.edu/european.php
Dard Hunter, Papermaking: History and Techniques of an Ancient Craft, Cresset Press, Londra, 1957
[Sitografia]
Museo della Scienza
Museo della Carta
Carta Fabriano