Piazza e Palazzo della Loggia

Descrizione

Situato nell’omonima Piazza, Palazzo della Loggia è uno dei luoghi più significativi di Brescia. L’edificio, oggi sede amministrativa, è caratterizzato da uno stile rinascimentale-veneziano e presenta una facciata realizzata in marmo bianco di Botticino. Nella parte inferiore un portico ad arcate protegge l’ingresso del palazzo mentre in quella superiore alcune lesene decorate affiancano i grandi finestroni. L’ingresso, dai tratti ottocenteschi e arricchito da due piccole fontane sui lati, conduce allo scalone principale progettato dall’architetto Antonio Tagliaferri che a sua volta porta agli uffici comunali e al Salone Vanvitelliano. Quest’ultimo, a pianta ottagonale, prende il nome dall’architetto che ne curò il progetto: Luigi Vanvitelli.

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Cenni storici

L’attuale Palazzo fu progettato nel 1484 e aveva l’obiettivo di raccogliere in un unico edificio le funzioni della magistratura. Esso fu costruito in sostituzione della vecchia Loggia risalente al 1435, la quale aveva il compito di proteggere i cittadini da eventuali intemperie e presentava gli affreschi dei Santi Faustino e Giovita, di un’Annunciazione, di San Marco e dei vecchi patroni della città SS. Apollonio e Filastro. Nel 1492 iniziarono i lavori di costruzione su progetto di Tommaso Formentone (anche se si pensa sia intervenuto poi il Bramante) ma furono interrotti nel 1512 a causa del Sacco di Brescia per poi riprendere cinque anni più tardi. L’edificio, concluso nel 1574 a seguito di diversi interventi degli architetti Palladio, Sansovino, Alessi e Beretta, fu colpito l’anno successivo da un incendio che ne distrusse la copertura, poi ricostruita da Luigi Vanvitelli nel 1766. Tra il 1769 e il 1771, lo stesso architetto realizzò anche il salone principale. Durante l’Ottocento diverse zone del Palazzo furono ristrutturate; nel 1902 Antonio Tagliaferri si occupò dello scalone d’ingresso, già progettato a partire dal 1876, mentre nel 1914 egli riprogettò nuovamente la copertura del palazzo.

Focus narrativi

Sul lato opposto della Piazza, anch’essa risalente al XV secolo e che riprende lo stile rinascimentale-veneziano del Palazzo, vi è la Torretta dell’Orologio progettata dal Beretta e in cui l’orologio astronomico ad opera di Paolo Gennari segna non solo le ore ma anche le fasi lunari e i segni zodiacali. Risalente al 1540-50, sulla sua sommità sono presenti i “Màcc de le ure” (“i matti delle ore” in dialetto bresciano), due automi in rame soprannominati anche “Tone e Batista” che scandiscono le ore colpendo una campana in bronzo.

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Sul lato meridionale della Piazza sorge invece il Palazzo Monte di Pietà vecchio risalente al 1484-89, caratterizzato nella parte inferiore da una galleria a due arcate che conduce alla vicina Piazza Vittoria e nella parte superiore da una loggetta ancora una volta in stile veneziano. La facciata presenta invece quello che è considerato uno dei più antichi lapidari civici risalente all’epoca romana. Nell’angolo a nord-est della Piazza è infine collocato il monumento alla Bella Italia. Esso risale al 1864 e, realizzato in marmo da Giovan Battista Lombardi, è dedicato ai caduti delle Dieci Giornate di Brescia e occupa l’originaria posizione della colonna con il leone di San Marco che simboleggiava la supremazia della Repubblica di Venezia.

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Sotto il porticato del Palazzo della Loggia è collocata anche la Lodoiga (termine derivante dal nome della poetessa Lodovica Fè d’Ostiani), una delle quattro statue parlanti di Brescia. Essa risale alla seconda metà del Cinquecento e ha un’origine molto dibattuta. Si pensa dovesse far parte del gruppo di statue che abbelliva la facciata del Palazzo e che dovesse rappresentare la virtù della Fede. Insieme ad altre tre statue situate nel centro della città (due di queste sono i Màcc de le ure), la Lodoiga è definita una “statua parlante” non solo per la presenza, accanto ad essa, della “Pietra del bando” sul quale si posizionavano le personalità che volevano parlare alla folla, ma anche per l’usanza dei cittadini di appendere su di essa biglietti con i quali esprimevano anonimamente il loro dissenso nei confronti del comportamento degli amministratori, soprattutto durante il periodo napoleonico della fine del Settecento.

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Recentemente, sotto la zona della Torre dell’Orologio, l’Associazione Brescia Underground ha individuato una stanza da lavoro e un canale chiamato “Dugale” anticamente alimentato da acque bianche. Mentre fu scoperto che inizialmente le fondamenta del Palazzo della Loggia erano attraversate dal canale Bova, poi deviato al di sotto della Piazza, le cui acque, insieme a quelle degli altri canali ora coperti dalle varie costruzioni, alimentavano le attività produttive del centro storico.

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Piazza della Loggia è nota in tutta Italia per l’attentato fascista avvenuto il 28 maggio 1974. Quella mattina, durante una manifestazione antifascista, un ordigno fu fatto esplodere all’interno di un cestino della spazzatura ferendo un centinaio di persone e uccidendone otto. Le indagini durarono anni e i responsabili furono individuati all’interno del movimento neofascista Ordine Nuovo. Sotto la Torre dell’Orologio, dove ancora oggi è visibile su una delle colonne il segno dell’esplosione, è inoltre situata una stele che ne ricorda le vittime.

Spunti videoludici

La Piazza contiene numerosi spunti da poter sviluppare in un percorso video ludico. A partire dai due personaggi che la sorvegliano dall’alto della Torre dell’Orologio, i Màcc de le ure. Questi ultimi, oltre a scandire il ritmo delle giornate, hanno osservato tutto ciò che è accaduto nella Piazza nel corso degli anni: storie, cambiamenti, incontri, stragi, eventi e manifestazioni e, se possedessero davvero la possibilità di parola, avrebbero molto da raccontare. Tanto quanto ciò che la Lodoiga ha già raccontato nel corso degli anni dando voce a chi aveva il coraggio di esporsi di fronte alla folla nella Piazza. Altro elemento di grande interesse sono gli ambienti sotterranei che, collegandosi a quelli del restante centro storico della città, vanno a formare un vero e proprio percorso da poter sfruttare all’interno di una mappa di gioco.

[Bibliografia]

– Frati, V., Gianfranceschi Vettori, I., Robecchi, F., La Loggia di Brescia e la sua piazza. Evoluzione di un fulcro urbano nella storia di mezzo millennio, Brescia, Grafo, 1993;
– Tobagi, B., Una stella incoronata di buio: storia di una strage impunita, Einaudi, 2013.

[Sitografia]

Brescia Tourism
Lombardia Beni Culturali
Itinerari Brescia
Enciclopedia Bresciana
Turismo Brescia

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