Descrizione
Palmanova, riconosciuta nel luglio 2017 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, costituisce uno dei più importanti monumenti mondiali di architettura e urbanistica militare. Fu il Senato della Repubblica di Venezia a decidere la costruzione di questa fortezza, in risposta al clima di incertezza politica e per porre rimedio alle incursioni degli Ottomani.
Cenni storici
Oggi, i Bastioni della città friulana ancora si ergono a difendere e circoscrivere un microcosmo affascinante concepito sul finire del XVI secolo da una squadra di esperti ingegneri e architetti. “Palmanova, città di fondazione, ha una precisa data di nascita: 7 ottobre 1593.
Tale data fu scelta dai rappresentanti della Repubblica di Venezia in quanto ricordava due eventi importanti nella storia della repubblica, il primo, di carattere religioso, era la ricorrenza di Santa Giustina, che diventerà patrona della nuova città, il secondo, di carattere civile, era l’anniversario della vittoria di Lepanto sui Turchi il 7 ottobre 1571.
Con la scelta di quest’ultimo avvenimento la Serenissima voleva lanciare un messaggio inequivocabile sulla funzione della nuova fortezza quale argine alle invasioni ottomane, non solo della Repubblica ma dell’intera cristianità” (da www.palmanova.it).
Focus narrativi
La genesi di Palmanova è strettamente connessa al primo nucleo di milizie, a quella “banda di cavalieri” che accompagnò i cinque Provveditori in Friuli per individuare un location adatta per costruire la nuova fortezza. Per approfondimenti si legga Le milizie venete in Palma (1593-1797).
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Durante il periodo napoleonico il Friuli diventò punto strategico rilevante. Napoleone fu in Friuli nel 1797, a capo dell’esercito. Il 18 marzo 1797 l’esercito francese entrò a Palma, che nel frattempo era stata lasciata libera dalle forze austriache. Nelle fila dell’esercito anche Napoleone, come riportato dalle parole di un anonimo: “…dalla Porta Marittima a quella Cividale durò il corso di 7 ore con bande di suoni ed il Generale Bonaparte addietro, il quale dopo fermato in questa fortezza per due giorni e poi partì per Gorizia”. Per approfondimenti si legga La guarnigione franco-italiana in Palma Nova (1797-1814).
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Diversi eserciti si sono avvicendati all’interno di Palmanova: tra il 1797 e il 1866 la città-fortezza è ripetutamente sotto il dominio dell’esercito austriaco. Le occupazioni furono diverse e frammentate. Per approfondimenti si legga L’I.R. Esercito austriaco in Palma-Nuova (1797-1866).
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Tra il 1914 e il 1915, durante la Prima guerra mondiale, si moltiplicano le presenze militari nel comune friulano. All’interno della fortezza si ammassano truppe e rifornimenti. La guerra incide con forza su Palmanova, ritenuta dagli austriaci un polmone dell’armata italiana. Il racconto di quegli anni ci conduce attraverso eventi tragici, ma ci parla anche di civili capaci di radunare le proprie forze per sopravvivere. Palmanova pagò un prezzo molto alto in termini di distruzioni. In una mappa dell’epoca si riconoscono i luoghi cittadini che furono teatro degli eventi bellici: vedi l’ospedale 236, visitato da Re Vittorio Emanuele III durante la guerra.
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A colpire, ancora oggi, è la fitta rete di gallerie che si muovono sotto il tessuto cittadino. Per molti anni, stando ai ricordi dei palmarini, queste gallerie sono state teatro dei giochi dei bambini. Un mondo sospeso e ignoto. Le gallerie sono state riportate alla luce – sebbene non tutte siano visitabili – tra il 2011 e il 2012.
Spunti videoludici
Palmanova è una città che sorprende: vista dall’alto, dal satellite, rivela una precisione geometrica e un rigore stellato che hanno dell’incredibile. Il produttore di Gears of War 4 (Microsoft, 2016) ha rivelato alla rivista Game Informer di essersi ispirato non solo alle Dolomiti e al Forte di Fenestrelle, ma anche a Palmanova per costruire gli scenari del pianeta Sera.
Come abbiamo visto nei focus narrativi, la città friulana può essere approcciata da numerosi punti di vista: Palmanova ha attraversato cinque secoli ed è stata teatro di numerosi eventi. La genesi legata alla Serenessima, la dominazione francese e quella austriaca, il ruolo chiave durante la Grande Guerra. In ottica videoludica, le gallerie che scorrono sotto la città-fortezza possono diventare legame temporale, elemento di raccordo per un racconto che voglia esplorare le diverse epoche e i vari eventi che hanno interessato Palmanova. Palmanova, quindi, come luogo della memoria.
La fortezza, dal punto di vista architettonico e urbanistico, mostra passo dopo passo le innovazioni prodotte dalla scienza delle fortificazioni. Quel rigore geometrico di cui si parlava in apertura, messa da parte ogni pretesa storico-scientifica a favore della pura fantasia, può essere approcciato anche in chiave fantascientifica (basi aliene?) o puzzle (dall’alto, gli edifici della città che convergono verso la piazza sembrano un mare di tetramini).
Fonti e link
[Bibliografia]
Luciano Di Sopra, Palmanova. Città fortezza, Aviani & Aviani Editori, Udine, 2014
Comune di Palmanova, Le gallerie di Palmanova, Città di Palmanova, 2014
Alberto Prelli, Le milizie venete in Palma (1593-1797), Chiandetti Editore, Udine, 1988
Alberto Prelli, Paolo Foramitti, L’I.R. Esercito austriaco in Palma-Nuova (1797-1866), Chiandetti Editore, Udine, 1992
Alberto Prelli, Paolo Foramitti, La guarnigione franco-italiana in Palma Nova (1797-1814), Chiandetti Editore, Udine, 1992
Silvano Ghironi, Antonio Manno, Palmanova. Storia, progetti e cartografia urbana (1593-1866), Mostra Stampe Antiche, Palmanova, 1993
[Sitografia]
Palmanova Città Fortezza
Si ringraziano il Comune di Palmanova e l’associazione NovaLudica per la collaborazione