Palazzo Paradiso

Descrizione

Il palazzo si trova nel centro della città di Ferrara e oggi è sede della Biblioteca Comunale Ariostea. Proprio al poeta Ariosto è stata dedicata attenzione sin dagli inizi dell’800, quando i suoi resti furono trasferiti a Palazzo. Da allora fu svolto un lavoro di raccolta e riordino delle sue opere in numerosi manoscritti, incunaboli e cimeli personali. La struttura è testimonianza importante, dal punto di vista architettonico e pittorico, delle “delizie” estensi, luoghi di riposo per la famiglia che venivano affrescati dai pittori più importanti dell’epoca e che avevano come scopo principale lo svago e l’accoglienza degli ospiti, come in occasione del Concilio di Basilea, in cui gli estensi ebbero il vanto di ospitare gli esponenti più illustri delle Chiese cattolica e ortodossa.
Negli ultimi anni i restauri e i recuperi messi in azione hanno ridato valore a stanze, affreschi e cimeli pregiati di epoca moderna, che donano importanza al Palazzo e alla sua storia.

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Cenni storici

Palazzo Paradiso fu costruito nel 1391 per volere di Alberto V d’Este. L’occasione che ne stabilì la costruzione fu il suo matrimonio con Giovanna de Roberti. Definito dagli storici dell’arte in qualità di “Delizia” estense, fu edificato intorno a un cortile centrale. Fu poi adibito a sede conciliare per ospitare il Concilio di Basilea nel 1437-1438, occasione in cui il pittore Antonio Alberti realizzò un affresco raffigurante il paradiso cristiano, per celebrare il nome del palazzo (oggi andato perduto). Successivamente ingrandito e innalzato di un piano, l’edificio fu sede universitaria dalla fine del 1500, con la seguente aggiunta della torretta con l’orologio visibile oggi.
Nel corso del 1700 avvenne la costruzione di nuove parti della struttura, tra cui il teatro anatomico nel 1731, per volere dell’anatomista Giacinto Agnelli (ispiratosi ai modelli più in voga dell’epoca), l’orto botanico e la biblioteca.
Nel 1801 il palazzo accolse le ceneri del poeta Ludovico Ariosto, in una sala apposita con un monumento funebre a lui dedicato.

Focus narrativi

Palazzo Paradiso fu sede del Concilio di Basilea. Un concilio “itinerante”, che fu ospitato, oltre che dalla città svizzera, anche da Ferrara e Firenze. Convocato da Papa Martino V nel 1431, gli obiettivi in discussione rientravano in una riforma della Chiesa Cattolica ad ampio raggio e in tentativi di riconciliazione con le chiese ortodosse. In base a quest’ultimo tema, a Ferrara giunsero esponenti della Chiesa bizantina nel numero di circa 700 persone, compresi gli illustri Imperatore Giovanni VIII Paleologo e il patriarca di Costantinopoli Giuseppe II, oltre che il Papa di quegli anni, Eugenio IV: soggiornarono tutti a Palazzo. Bene ricordare che il contesto politico fragile dell’Impero d’Oriente (i turchi dell’Impero Ottomano avrebbero conquistato Costantinopoli nel 1453, con grande eco e sgomento in tutto il continente europeo), imponeva la ricerca dell’alleanza nell’Occidente latino e cattolico, il che passava anche attraverso diplomazia e discussione di punti d’incontri nelle questioni religiose.
Nel 1439 il Concilio fu trasferito a Firenze, a causa di un’epidemia di peste che si diffuse a Ferrara.

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Il Palazzo Paradiso fu frequentato spesso dal poeta Ludovico Ariosto, che abitava nelle sue immediate vicinanze con la propria famiglia, su via Gioco del Pallone. Gli affreschi del palazzo mettono in scena episodi di vita cavalleresca e di cultura cortese che certamente avranno contribuito a formare l’immaginario dell’Orlando Furioso. Un esempio di ispirazione per il poema ariostesco lo ritroviamo nelle tavole astrologiche conservate nella Biblioteca: vi è raffigurato Borso d’Este che è intento nella lettura del proprio oroscopo, così come nel Furioso i generali dell’esercito consultano gli astri al fine di conoscere il momento propizio per attaccare i nemici.
Nel 1801 le ceneri di Ariosto furono trasferite a Palazzo Paradiso, con una cerimonia non indifferente della durata di due giorni, cui parteciparono le massime autorità napoleoniche e locali. Attorno alle spoglie del poeta è stato costruito un monumento funebre in marmo e la biblioteca contiene attualmente circa 650 edizioni diverse delle sue opere.

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Il teatro anatomico presente a palazzo fu costruito nel Cinquecento sul modello ottagonale di altri teatri famosi dell’epoca, come quelli di Padova o Modena. Vi furono insegnate le discipline anatomiche e la dissezione dei corpi umani. Da qui passarono personalità illustri, come Paracelso, che divenne dottore in medicina e che, come tantissimi altri studenti, osservò le dimostrazioni dei docenti dai parapetti in legno del teatro.

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Quella di Giuseppe Agnelli è una delle figure più importanti legate a Palazzo Paradiso, ma in particolare per la valorizzazione della biblioteca ariostea al suo interno. Uomo di grande cultura, conobbe Carducci, D’Annunzio e altri umanisti dell’epoca, con i quali intrattenne spesso rapporti epistolari e d’amicizia. Nel 1892 gli fu assegnato l’incarico di direttore della biblioteca fino al 1933. Durante il suo mandato arricchì notevolmente il patrimonio librario e riorganizzò gli ambienti e i cataloghi mettendo in campo le sue vaste conoscenze in materia.

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Alberto V d’Este fu Signore di Ferrara e Modena dal 1361 al 1393, dapprima insieme al fratello Niccolò II e poi in solitaria. Le fonti lo ricordano come uomo timorato di Dio e fortemente religioso, dal carattere introverso, ma risoluto nelle decisioni, come ad esempio quella di far decapitare il nipote Obizzo IV, la madre di questi e altri congiurati che provarono a privarlo del potere con la forza. La sua presenza a Palazzo e il suo legame con la sua costruzione è testimoniato dal matrimonio con Giovanna de’ Roberti e dalla grande cerimonia lì organizzata.
In pellegrinaggio a Roma due anni prima della morte, gli fu consegnata la Rosa d’oro, importante riconoscimento papale, e gli venne concessa l’autorizzazione per la creazione dell’Università degli Studi di Ferrara.

Spunti videoludici

Palazzo Paradiso è una location che si presta molto bene a un itinerario didattico e videoludico sulla figura di Ludovico Ariosto, che consente di valorizzarne l’opera e il territorio, grazie ai numerosi elementi biografici ricorrenti nella storia del Palazzo. Il tutto permette anche di aprire una finestra importante sul Rinascimento italiano, sulle figure illustri che hanno soggiornato nell’edificio ferrarese, soprattutto durante il Concilio del 1438: un’ottima occasione per realizzare un’esperienza videoludica di strategia a turni con un focus sulla diplomazia e i rapporti tra i personaggi (da ritrarre anche con delle skill personalizzate?).

Un approfondimento biografico può essere dedicato a un personaggio importante ed eccentrico come Paracelso, in grado di fornire lo spunto per un’indagine thriller/noir tra i corridoi di Palazzo Paradiso e il suo teatro anatomico.

[Bibliografia]

– Bargellini P., Il Concilio di Firenze, Firenze, Vallecchi, 1961.
– Chiappini A. (a cura di), Palazzo Paradiso e la Biblioteca Ariostea, Roma/Ferrara, Editalia/Fondazione Cassa di risparmio, 1993.
– Goldoni C. M., Atlante estense – Mille anni nella storia d’Europa – Gli Estensi a Ferrara, Modena, Reggio, Garfagnana e Massa Carrara, Modena, Edizioni Artestampa, 2011.

[Sitografia]

Museo Ferrara
Ferrara Terra e Acqua
Museo Ferrara
Ferrara Nascosta

[Scheda Film Commission]

Emilia-Romagna Film Commission

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