Monte Terminillo

Descrizione

Il Monte Terminillo è un rilievo montuoso dell’appennino centrale nei pressi di Rieti. Il massiccio di tipo calcareo raggiunge un’altezza di 2217 metri sul livello del mare. Spesso identificato come “La Montagna di Roma”, è una delle cime più alte della regione, nonché la più vicina alla capitale. Il Monte Terminillo è la meta turistica più importante per la città di Rieti e, sia d’estate che d’inverno, attira numerosi turisti non solo da Roma e Viterbo, ma anche dall’Umbria. L’area occupata dal Terminillo è piuttosto vasta e ricade in quattro comuni del territorio: Rieti, Micigliano, Cantalice e Leonessa. Caratteristica abbastanza curiosa che troviamo qui è in primis la presenza di numerose cime, sei sopra i 2000 m.s.l.m. e quasi una trentina superiori ai 1500 m.s.l.m. oltre a caratteristiche più alpine che appenniniche, come il versante settentrionale del monte, più incontaminato, scosceso e soprattutto pericoloso per gli scalatori alle prime armi.

Location

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Cenni storici

Il Monte Terminillo era una località nota già in età antica, citato nell’Eneide da Virgilio poi successivamente da Marco Terenzio Varrone e Loreto Mattei. Storicamente fu l’esatto punto di confine tra Regno di Napoli e Stato Pontificio; difatti, il massiccio fu per molto tempo sotto il controllo della provincia dell’Aquila e quindi della regione Abruzzo. Solo nel 1927, con l’istituzione della provincia di Rieti, il Monte Terminillo divenne parte della regione Lazio e del territorio reatino. Negli anni, la zona del terminillese vide due grandi opportunità di crescita, prima nel corso dell’800 con la scoperta dei primi percorsi dedicati agli alpinisti e successivamente durante il ventennio fascista con la nascita della stazione sciistica. Il Monte Terminillo fu infatti soggetto anche della propaganda politica portata avanti da Benito Mussolini, che promuoveva il turismo dei cittadini romani in villeggiatura sul monte reatino.

Focus narrativi

Come accennato in descrizione, il Monte Terminillo è un ambiente che si presta perfettamente a passeggiate, alpinismo e scalate di diversa difficoltà. Tutto il territorio montuoso conta quasi una ventina di percorsi, aperti sia d’estate che d’inverno, per giungere alle varie vette o per spostarsi tra i vari rifugi situati nelle zone più impervie della montagna. Il Club Alpino Italiano (CAI) negli anni ha provveduto alla segnaletica dei vari percorsi, con cartelli di pericolo per le zone più pericolose e guidando gli scalatori alle prime armi indicando tempi di percorrenza e i rifugi più vicini. La scalata verso la vetta è un’attività tipicamente estiva, ma non mancano coraggiosi e esperti di alpinismo che tentano l’impresa in pieno inverno tra la neve, quando il rischio aumenta considerevolmente.

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La località terminillese è invasa dai turisti tutto l’anno: gran parte del merito va anche alle varie attività di ristorazione e alloggio presenti nei principali centri abitati presenti lungo la strada che portano verso la vetta del monte. Di rilievo sono sicuramente le zone di Pian De Valli e Campo Forogna, i due principali centri di aggregazione dove si concentrano la maggior parte delle attività commerciali. Qui sono presenti anche le funivie che permettono di raggiungere agevolmente le principali piste sciistiche e rifugi.

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Il Monte Terminillo ospita ancora oggi, nelle prime settimane di luglio, la nota gara automobilistica di cronoscalata “Coppa Carotti”. Si tratta di una competizione che vede automobili di diversa potenza, divise per categoria, partire dalla parte più bassa del monte, situata a Lisciano a circa 500 m.s.l.m, fino a Campo Forogna per un tratto stradale di circa 15 chilometri. Il dislivello complessivo tra partenza e arrivo è di circa 1000 metri di altitudine e le strade ricche di tornanti e curve cieche rendono questa competizione particolarmente avvincente e interessante da seguire per gli appassionati di motori. Viene ricordata la competizione del 2011 per la morte del pilota tedesco Georg Plasa, il quale, durante la sua prova di cronoscalata, colpito da un malore si schiantò contro la parete di roccia situata dopo il quarto tornante perdendo la vita. Terminillo per la presenza di strade particolarmente larghe e divertenti, diventa spesso nel weekend luogo di raduni di automobilisti e motociclisti.

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La posizione del Monte Terminillo è piuttosto particolare e raggiungere la cima offre una vista decisamente unica. Sul versante ovest, infatti, nelle giornate estive particolarmente soleggiate, è possibile vedere la città di Roma a circa 110 chilometri di distanza. Dal versante est invece, guardando verso l’Abruzzo, è possibile osservare l’intero massiccio del Gran Sasso oltre al vicino Monte Elefante, così chiamato per la sua particolare forma. La stessa città di Rieti, situata sotto al massiccio è visibile anche di notte nella sua interezza, diventando quindi un ottimo luogo per isolarsi dal caos cittadino. Durante la notte di San Lorenzo, ad agosto, il monte diviene il luogo preferito dai reatini per l’osservazione delle stelle cadenti tipiche del periodo.

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La zona ha visto negli anni diverse personalità di spicco del mondo dello spettacolo, politico e religioso. È stata meta turistica di Palmiro Togliatti e Nilde Iotti, esponenti di rilievo del PCI, ma anche di attori e attrici come Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Eduardo de Filippo. Famoso anche il matrimonio dell’attrice Gina Lollobrigida con Milko Skofic, avvenuto nella chiesa presente a Pian de Valli. Inoltre, la vicinanza a Roma e quindi a Cinecittà, lo trasformò spesso in set cinematografico per i primi film del dopoguerra negli anni Cinquanta e Sessanta. Un tentativo recente di riportare in auge la tradizione cinematografica del Terminillo c’è stato nel 2016 e 2017 con l’istituzione del Terminillo Film Festival. L’evento però, nonostante la presenza di attori e registi famosi come Raul Bova, Maurizio Mattioli, Paolo Genovese ed Enrico Vanzina, non ebbe il successo sperato e non fu più organizzato.

Spunti videoludici

Il Monte Terminillo offre sicuramente interessanti opzioni per lo sviluppo di opere videoludiche. La presenza di competizioni ufficiali dell’Automobile Club d’Italia può essere spunto per la creazione di titoli automobilistici di corse di cronoscalata ma non solo. Per esempio, il traffico notturno di auto sportive può suggerire giochi sportivi sulla scia del manga di Shuichi Shigeno Initial D, dedicati a gare di touge (tōge), tipico termine giapponese relativo alle corse sui passi di montagna tra due o più automobili. Questa disciplina vede due o più sfidanti in corse sia in salita che in discesa cercando di tagliare il traguardo per primi a bordo di automobili opportunamente modificate ad hoc per questa tipologia di gare. Sempre rimanendo sullo sport, la presenza di impianti sciistici possono essere l’origine di un potenziale titolo di gare di sci o snowboard. Infine, i tanti percorsi montuosi per passeggiate e scalate presenti sul territorio, possono suggerire la creazione di titoli più esplorativi con potenziali elementi survival.

[Bibliografia]

– Scataglini, M., Terminus: Lungo l’antico confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie, Roma, SCT, 2018;
– Armiero, M., A Rugged Nation: Mountains and the Making of Modern Italy, U.K., White Horse Press, 2011.

[Sitografia]

La neve dei romani è di casa in Abruzzo – La Repubblica
Sito ufficiale Coppa Carotti

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