Descrizione
Mirabilandia è un noto parco divertimenti vicino a Ravenna, in prossimità della pineta del Comune. Vista la sua estensione è il parco più grande d’Italia, e conta ben sei aree tematiche più una sezione dedicata alle attrazioni acquatiche, nota come Mirabeach (precedentemente Mirabilandia Beach). Il sito è patrocinato anche dal Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio, vista l’attenzione con cui è stata trattata flora e fauna del posto: Mirabilandia sorge infatti sul posto di una ex cava, e si sviluppa attorno a tre laghi che sono anche luogo di nidificazione di rari uccelli migratori. Al suo interno si trovano palme, pini, querce, oltre che vari tipi di fiori e animali tenuti in libertà.
Cenni storici
Il parco è stato inaugurato il 4 luglio del 1992. Nel primo anno il successo sperato non viene ottenuto, e la china discendente è proseguita fino al 1996, anno in cui la società alla gestione del parco ha addirittura rischiato il fallimento. Nel 1997, ceduta la gestione a un altro gruppo tedesco, il parco inizia invece a rifiorire. Nel 1999, grazie anche all’inaugurazione di nuove attrazioni, Mirabilandia ha rapidamente raggiunto le aspettative di pubblico prefissate in partenza e le ha addirittura superate. A questo si è abbinato un costante ampliamento del fondo del parco, divenuto entro breve il parco più grande di Italia. Un ulteriore ampliamento si è avuto nel 2003 con l’apertura della zona riservata alle attrazioni acquatiche. Nel 2006, a seguito dell’acquisto del parco da parte della società Parques Reunidos, azienda leader del settore a livello internazionale, Mirabilandia cambia per la seconda volta gestione. Al contempo, i diritti del marchio e delle mascotte vengono venduti anche oltre oceano, al parco brasiliano Mirabilandia Pernambuco.
Focus narrativi
Mirabilandia è stato concepito fin da subito per essere una grande area, il quale target non era quello dei soli bambini (come spesso accade per i parchi divertimento), bensì anche quello giovanile, legato alla vicina riviera romagnola. Il traffico estivo della zona doveva, secondo i piani iniziali, servire a garantire un regolare afflusso al parco durante il periodo delle vacanze. Il parco è diviso in due parti: una a tema e l’altra acquatica, inaugurata nel 2003, e si sviluppa attorno a tre laghi che sono meta di nidificazione di uccelli migratori e non. Si può accedere alla seconda sia passando dall’ingresso principale che da uno indipendente. Tale sezione ha cambiato nome nel 2011, passando da Mirabilandia Beach alla forma contratta Mirabeach. Nella parte tematica del parco sovrabbondano zone verdi e attrazioni meccaniche; in quella acquatica si trovano invece zone di balneazione più o meno estese, tra cui piscine e spiagge artificiali, e zone dedicate agli spettacoli acquatici.
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Le aree tematiche del parco sono sei: Adventureland, Far West Valley, Ducati World, Route 66, Bimbopoli, Dinoland. Le ultime due sono dedicate ai più piccoli. Ogni area è contraddistinta da riferimenti estetici precisi, e rimanda a un immaginario tematico riconoscibile: Adventureland si spira ai film d’azione e avventura in scenari esotici, come ben dimostrato da attrazioni come Rio Bravo o Kathun, tra antiche città Maya e rovine di templi thailandesi; Far West Valley recupera le atmosfere western con saloon, rodei e riferimenti a tribù di indiani d’America; Ducati World e Route 66 rievocano il mondo delle corse automobilistiche e dei circuiti sportivi; Bimbopoli le atmosfere infantili e ludiche per i più piccoli, nonché le giostre più classiche dei parchi giochi; Dinoland si ispira alla preistoria. Ogni ambientazione ha poi evocative variazioni sul tema, diventando un caleidoscopio di immaginari: a Far West Valley si trova per esempio Ghostville, attrazione a tema horror-western. C’è infine una settima area priva di riferimenti, che raccoglie alcune attrazioni senza inserirle in un tutt’uno organico e coerente.
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Come ogni parco divertimenti, Mirabilandia ha e ha avuto le sue mascotte. La prima di queste è stata Mirabilio, personificazione del logo originario del parco: un volto sorridente e rubicondo, contornato di triangolini colorati, cui si accompagnava Carolina la Cagnolina. In un secondo momento si è passati a mascotte che richiamassero la ricchezza faunistica e la ricca biodiversità del parco: Mike il Papero (un germano reale) e Otto il Leprotto. Entrambi hanno visto un rimodernamento di look nel 2000. Sono stati poi affiancati ad Arturo il Cancungo, Camillo il Coccodrillo, Fanny la Cagnolina e Mirabella la Coniglietta.
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Interessante osservare il cambiamento dello slogan del parco nel tempo, dalla sua prima forma alle varie acquisizioni e passaggi di gestione. Da “Mirabilandia, il grande parco della Romagna” del 1992 alla crisi del 1996 (“Mirabilandia, a due passi dal mare, anni luce dalla noia”), fino alla risalita a cavallo del 2000 (“Il parco delle meraviglie”, “Il divertimondo”, “Avventura, magia, emozioni”) e ai motti più recenti (“Nel cuore del divertimento!”, “Il divertimento più grande!”, “Il parco divertimenti più grande d’Italia!”).
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Mirabeach è il nome che dal 2011 ha preso Mirabilandia Beach. Come parco acquatico, ha assunto sempre più autonomia ed è accessibile indipendentemente dalla zona centrale. Si estende per oltre centomila metri quadrati e include spiagge, scivoli acquatici, spazi verdi, ma anche ristoranti e negozi. Il suo immaginario rimanda a quello caraibico, e mescola in modo organico tanto suggestioni desunte dalla Polinesia e dalle Hawaii quanto quelle più mediorientali, come il Mar Rosso. Si trovano poi in giro palme brasiliane e la sabbia bianca di Sharm el-Sheikh.
Spunti videoludici
Come ogni parco divertimenti, Mirabilandia ben si presta a una narrazione festosa e allegra, che veda le attrazioni in funzione (e che magari le lasci gestire proprio al giocatore) gremite di visitatori e famiglie. Non sono molti i titoli che mettono il giocatore alla guida di un parco acquatico, e in tal caso Mirabeach rappresenterebbe una declinazione inedita per un gestionale sullo stile di Theme Park.
Potrebbe essere interessante ripercorrere le tappe evolutive principali del parco in un percorso storico, o in alternativa utilizzarlo come ambientazione per un investigativo privo di toni cupi, magari alla ricerca di oggetti smarriti, che serva come pretesto per addentrarsi tra le attrazioni.
In alternativa, come in molti esempi già esistenti, Mirabilandia potrebbe diventare ambientazione inquietante, misteriosa o addirittura spaventosa nel caso in cui si svuotasse. Si può quindi immaginare un racconto horror che porti uno o più personaggi oltre i cancelli del parco, magari di notte, alla scoperta di torbidi segreti o di un passato traumatico, magari svoltosi proprio all’ombra delle attrazioni meccaniche a tema.