Descrizione
Il lago è un piccolo bacino di circa 25 metri di diametro, con una profondità massima di 15 metri. Formatosi a Caprile, frazione del Comune di Codigoro, è stato oggetto di misteri e strane voci che circolano tra gli abitanti della zona riguardo le cause della sua formazione. Alcuni tragici avvenimenti hanno alimentato la fama già sinistra del luogo.
Il lago sorge a poche centinaia di metri dalla celebre Abbazia di Pomposa.
Cenni storici
Il territorio di Caprile di Codigoro fu strettamente collegato, nel Medioevo, con la celebre Abbazia di Pomposa, in cui prosperò una comunità di monaci benedettini a partire dal VI-VII secolo, con una vasta influenza culturale e sociale sul territorio.
Purtroppo però tutta la zona fu a quei tempi un acquitrino inglobato nel Delta del Po, il che causò non pochi problemi di vivibilità da parte dei monaci. Diversi interventi di bonifica (da parte degli Este prima e poi dello Stato della Chiesa) resero il luogo gradualmente vivibile nel corso dei secoli.
Ad oggi non abbiamo fonti che ci permettano di datare la comparsa del bacino, né tantomeno se questa sia avvenuta per mano dell’uomo o in modo del tutto naturale.
Focus narrativi
La comunità di monaci benedettini della vicina Abbazia di Pomposa godeva di un’ampia celebrità nel corso del Medioevo. Tra le varie figure del clero avvicendatesi, stabilmente vi risiedevano abili amanuensi, che con passione si dedicavano all’arte della copia dei manoscritti. Dall’abbazia passarono anche personalità di spicco del periodo, come il teologo Pietro Damiani e il teorico musicale Guido D’Arezzo, inventore della moderna notazione musicale, basata su un inno a San Giovanni:
Ut queant laxis
resonare fibris,
Mira gestorum
famuli tuorum,
Solve polluti
labii reatum,
Sancte Iohannes.
Presto la prima nota Ut fu sostituita dal Do di Dominus.
***
Stando alle leggende del luogo, sembra che prima della formazione del bacino sorgesse una casa, inghiottita nelle profondità della terra dove poi sorse il lago, che gli abitanti del luogo chiamano “Gurgon”.
***
Il lago è stato teatro di una drammatica vicenda nel 1954. Due giovani di una comitiva annegarono mentre facevano il bagno. Per dimenticare la triste vicenda che sconvolse il paese ed evitare che si ripetesse in futuro, le autorità locali provarono dapprima a riempire il lago con la terra e, successivamente, prosciugarlo con le pompe idrovore. Ogni tentativo risultò vano: il lago si riempiva ogni volta d’acqua nel giro di poche ore.
***
Il 20 luglio del 2016 è stato avvistato un grosso animale nel lago. Un contadino che falciava l’erba è rimasto sorpreso e spaventato alla vista di quello che ha denunciato alle autorità come un coccodrillo di un metro e mezzo di lunghezza. Sono intervenuti polizia provinciale, vigili del fuoco e carabinieri e corpo forestale, ma le ricerche non hanno avuto successo. Tra le ipotesi più acclarate sull’identità dell’animale, si pensa ad un piccolo alligatore o una grossa iguana.
***
Durante la Seconda guerra mondiale il territorio dell’Abbazia di Pomposa (e quindi anche il Gurgon) fu sotto il controllo sia delle truppe naziste che dei partigiani, una volta liberato. I tedeschi in ritirata fecero saltare l’importante ponte a Po di Volano per ostacolare l’avanzata degli Alleati e circondarono l’Abbazia con cariche esplosive. Il parroco don Vincenzo Turri scollegò i cavi elettrici ed evitò danni ingenti a persone e luoghi.
Spunti videoludici
Il lago si rende sfondo di vicende diverse tra loro: possiamo immaginarlo come sfondo del canto di Guittone D’Arezzo o delle passeggiate dei monaci benedettini dell’Abbazia di Pomposa; ma possiamo anche dipingervi tinte scure, rievocando la casa inghiottita dal terreno, da cui far scaturire forze ctonie e sviluppare una location dal forte spirito lovecraftiano. I generi più indicati sembrano essere quelli che valorizzano maggiormente l’ambito narrativo del luogo e che ne esaltano la sua aura di mistero. Da non dimenticare infatti la tragica vicenda di cronaca o il coraggioso gesto del parroco Turri durante i combattimenti della Seconda guerra mondiale.
Fonti e link
[Bibliografia]
– M.C. Citroni, Leggende e racconti dell’Emilia Romagna, Roma, Newton Compton Editori, 2007
– R. Finessi, Storie di Codigoro e del Delta del Po, Codigoro, Ed. Globo Ferrara, 1997
[Sitografia]
Resistenza Mappe
Comacchio.it
La Nuova Ferrara