Lago di Candia Canavese

Descrizione

Il Lago di Candia si trova a una trentina di chilometri da Torino. Ultimo bacino naturale prima delle Alpi, il luogo ospita un’alta densità di flora e fauna caratteristiche della Pianura Padana. Il lago è teatro di un’antica leggenda legata al popolo celtico dei Salassi.

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Cenni storici

La zona del canavese, in epoca preromana, era abitata dalla popolazione dei Salassi. Di origine celtica, subirono la romanizzazione, ma resistettero più volte strenuamente, fino a quando vennero costretti sulle Alpi dall’avanzata della Res Publica.

La fine della civiltà dei Salassi si ebbe con la fondazione di Augusta Praetoria (l’attuale Aosta). Il popolo del canavese era costituito da abitanti di palafitte sul Lago di Candia. Il luogo è intimamente legato con il culto e i riti in uso presso questa popolazione celtica; di stampo animista, la religione dei Salassi aveva uno stretto legame con la natura e con i suoi cicli. Da qui l’importanza conferita al lago e ai territori nei suoi dintorni.

Per lungo tempo il popolo dei Salassi godette di pace e prosperità, così da estendersi sempre maggiormente sul territorio. Molto interessante, oltre alla religione, rimane la concezione del matrimonio, piuttosto all’avanguardia rispetto ai tempi, in quanto la donna e l’uomo godevano di diritti paritari e potevano separarsi liberamente.

Focus narrativi

Al popolo dei Salassi è legata la leggenda della sacerdotessa Ypa. Il popolo aveva necessità di estendere il proprio spazio vitale nei territori vicini al lago, così Ypa, che era anche regina dei Salassi, prese la decisione di bonificare lo specchio d’acqua per rendere abitabile il terreno. Fece costruire una grande galleria di scarico delle acque ponendo a capo dei lavori il suo amante. Leggenda vuole che Ypa avesse architettato di sbarazzarsi di lui per prendere un nuovo uomo al suo posto: così sabotò di nascosto gli argini della diga che bloccava l’acqua, causando però una violenta inondazione e la distruzione di tutto il villaggio. Ci furono numerosi morti, tra cui il nuovo amante di Ypa. Si racconta infine che, a causa della vergogna e del male commesso, la regina si gettò tra le acque suicidandosi. Un’altra versione della leggenda si discosta da questo finale e vede la regina realizzare il suo progetto di prosciugamento del lago, ma che, a causa della sua empietà nel voler governare gli elementi naturali, fosse punita da Giove ad errare perennemente senza meta e senza sosta nei territori del suo regno.

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La regina Ypa è spesso rappresentata nell’immaginario popolare come una strega bellissima, ma dall’indole malvagia e dotata del potere di governare le arti oscure.

Spunti videoludici

Il luogo naturalistico offre paesaggi e scorci valorizzabili anche in ottica videoludica (soprattutto educational). La vicinanza con Torino può offrire diversi collegamenti col centro abitato all’interno di un adventure game; ma soprattutto, la leggenda della regina Ypa offre uno spunto per un survival horror o uno strategico in stile Myth o Warhammer: grazie all’abbondante materiale storico-folcroristico cui attingere, le antiche tradizioni della popolazione dei Salassi tramandateci in vari scritti suggeriscono diversi spunti per ambientazioni fantasy.

[Bibliografia]
Claudia Bocca, Massimo Centini, Sulle tracce dei Salassi. Origine, storia e genocidio di una cultura alpina, Priuli & Verlucca Editore, Ivrea, 1995

[Sitografia]
LuoghiMisteriosi.it
Mattiaca.it

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