Italia in miniatura

Descrizione

Italia in miniatura è un parco tematico in miniatura che presenta, tra le altre cose, oltre 270 riproduzioni in scala di monumenti, luoghi e scorci italiani, opportunamente immersi in una vegetazione anch’essa miniaturizzata. Oltre alla riproduzione dell’Italia, cui è dedicata la parte centrale del parco, spiccano padiglioni a tema che contornano la sezione principale e che arricchiscono la visita degli ospiti. A lato trova un posto anche Europa in miniatura, in cui si vedono rappresentati svariati monumenti provenienti da tredici paesi diversi membri dell’Unione Europea. Il parco, non potendo materialmente miniaturizzare ogni singolo elemento sul territorio italiano, si offre anzitutto come cernita di un immaginario: aggirandosi al suo interno, il visitatore ha modo di scoprire l’Italia più iconica e memorabile, ma anche di soffermare il proprio sguardo su dettagli meno noti ai più, e inseriti dai curatori in occasioni di omaggi o ricorrenze – è il caso per esempio dell’abitazione di Giovanni Pascoli, inserita al centesimo anno della sua morte.

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Cenni storici

Fondata nel 1970 da Ivo Rambaldi, Italia in miniatura nasce sulla scia di altri parchi in miniatura, diffusi fin dai primi del Novecento ma giunti dagli anni Trenta in Italia, e rapidamente divenuti attrazioni turistiche. Nato a Ravenna, Rambaldi dedicò alla sua terra la prima miniatura in assoluto del parco: la basilica di Sant’Apollinare in Classe. “Coadiuvato da un’équipe di 14 tecnici, 2 geometri e 4 professori, Ivo Rambaldi percorse oltre 27.000 km., per visitare e misurare personalmente, metro alla mano, chiese, piazze, ponti e monumenti. Scattò oltre 6.000 fotografie, richiese disegni e mappe a tutte le Università Italiane” (dal sito ufficiale del parco). I lavori iniziarono nel 1967 e all’inaugurazione del parco, tre anni dopo, erano già presenti all’attenzione dei visitatori ben 50 miniature. Col tempo il parco fu arricchito ed esteso, arrivando a ospitare tra le proprie rappresentazioni non solo il patrimonio architettonico e geografico italiano, ma anche tributi all’immaginario, alla cultura e ai costumi del paese.

Focus narrativi

Emme l’extraterrestre, mascotte ufficiale del parco, è un alieno di pelle verde e con due sporgenti occhi posti su delle protuberanze semoventi. Vestito come un supereroe, col logo ben visibile sulla pancia e uno sgargiante mantello giallo, l’alieno accoglie i visitatori trasformandosi in un loro alter-ego: atterrato sulla terra, visita anch’esso affascinato i luoghi dell’Italia in miniatura. Il fumettista Alfredo Boschini ha dedicato alla mascotte le strisce The M-Files, prodotte dal parco stesso e rivolte al pubblico di giovanissimi.

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La sezione centrale del parco consiste in un percorso tra riproduzioni in scala di scenari, cittadini e non, disseminati per la penisola italiana. Le oltre 270 miniature “consentono di girare l’italia in poche ore” (dall’infografica della mappa del parco). Si parte quindi dalla Sicilia, in cui si trovano tra gli altri il teatro greco siracusano, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti di Palermo e la valle dei templi di Agrigento; si procede con la Calabria e la Rocca Imperiale vicina a Cosenza; ci si trova a passeggiare tra il castello di Lagopesole e il Sasso Caveoso di Matera in Basilicata; si scorgono i trulli, Castel del Monte, il Castello Aragonese e il Ponte Girevole della Puglia; quindi la Campania con la Reggia di Caserta, Piazza del Plebiscito, l’Arco Traiano e il Tempio di Nettuno; il Molise con Castelmonforte; l’Abruzzo con la Fortezza Aquilana; il Lazio con le meraviglie di Roma (Piazza di Spagna, fontana di Trevi, Colosseo, Basilica di S. Pietro); l’Umbria con scorci da Perugia, da Assisi e da Gubbio; la Toscana tra Siena, Pisa e Firenze; le Marche col Duomo di S. Ciriaco; l’Emilia-Romagna con Ferrara, Bologna, Ravenna, il Castello di San Leo; Savona, Genova e La Spezia per la Liguria; poi Verona, Vicenza e Venezia, posta al di fuori dell’area centarle, di cui Italia in miniatura offre una dettagliatissima e ricca ricostruzione in scala, tra Canal Grande e Ponte di Rialto; il Castello di Miramare per il Friuli Venezia-Giulia; Trento e Bolzano per il Trentino Alto Adige; le ricchezze di Milano per la Lombardia; la Mole Antonelliana e il Palazzo Madama per il Piemonte; il Monte Bianco e il Traforo per la Valle d’Aosta; a lato un villaggio nuragico e la Basilica di Bosa in Sardegna.

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Alle spalle delle Alpi è raccolta l’Europa in Miniatura: tra l’Acropoli per la Grecia, il Ponte Vecchio di Mostar per la Bosnia-Erzegovina; Vienna; il bavarese castello di Neuschwanstein; i mulini a vento olandesi; l’Atomium belga; il Castello di Chillon in Svizzera; l’immancabile Torre Eiffel parigina; St. Paul per il Regno Unito; St. Patrick’s Rock; la Torre di Belem in Portogallo e Segovia in Spagna.

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Sempre alle spalle delle Alpi si trova una piccola sezione del parco interamente dedicata a Pinocchio: tra le attrazioni che rappresentano le sue più celebri avventure, spicca una ricostruzione del famoso pescecane.

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Il parco fornisce ai visitatori, con un prezzo aggiuntivo, la possibilità di utilizzare un binocolo per vedere più da vicino i piccoli cittadini dell’Italia in miniatura.

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A circondare la ricostruzione a tappe dell’Italia, una monorotaia costruita appositamente per consentire agli utenti di sorvolare le miniature e cogliere, con un colpo d’occhio unico, dall’alto.

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Lo slogan del parco, riportato sul materiale ufficiale, è “giganti per un giorno”, e fa riferimento alla sensazione di spaesamento dei visitatori, che si trovano a esplorare un mondo minuscolo: “Nel Paese delle Meraviglie le dimensioni sono un gioco infinito dove sentirsi enormi o piccolissimi è un’emozione impagabile”, dal sito ufficiale del parco.

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Altre esperienze per i più piccoli fornite dal parco sono il Pappamondo, area dedicata alla salvaguardia e alla mostra di pappagalli esotici, e il padiglione Luna Park della Scienza, in cui l’interattività si fonde con la divulgazione scientifica.

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“Ogni miniatura nasce da un lungo lavoro di documentazione di ricerca: si fa riferimento a quanto reperibile e già esistente; si operano sopralluoghi per misurazioni più precise; si scattano tantissime fotografie per riprodurre fedelmente colori e stato di usura”. Mentre in passato le miniature venivano create a mano, intagliando su resina, oggi queste vengono create con apparecchiature che costruiscono modelli precedentemente elaborati in tre dimensioni da software appositi. L’apporto artigianale è comunque necessario nei casi delle rifiniture.

Spunti videoludici

Italia in miniatura è a tutti gli effetti un volo d’aquila sui principali monumenti e scenari del paese. Immediato allora il collegamento videoludico, tanto con il genere gestionale quanto con quello strategico. Il parco fa però pensare anche a un ribaltamento affascinante: e se anziché un vero impero da gestire, dei veri monumenti da costruire e dei veri cittadini da soddisfare, l’utente si trovasse dinnanzi alle riproduzioni di un parco tematico simile? L’edificazione di miniature, con tecniche sempre più avanzate e con precisione crescente, il riempimento delle zone vuote con piante o con cittadini in miniatura, la ricerca per il territorio per costruire al meglio le piccole riproduzioni… la costruzione di un parco di miniature potrebbe fornire l’occasione per una curiosa reinterpretazione del genere gestionale o strategico: col pretesto del parco a tema, l’utente potrebbe trovarsi a gestire un mondo di riproduzioni, per di più riprodotto e mutuato dal digitale videoludico. Ecco che la costruzione e il mantenimento di un regno, in questo caso di uno stato, tipica dei videogiochi a sfondo strategico o gestionale, si ibrida qui con quella di un parco a tema, anch’esso numerose volte esplorato dal videogioco. Costruire una nazione, ma una nazione simbolizzata in un parco a tema: affascinante la possibilità di esplorare una simile declinazione che unisce, in chiave ludica, generi così simili eppure distanti a livello di immaginario.
Italia in miniatura si offre anche, nella sua natura prettamente sinottica, come una vera e propria mappa tridimensionale del paese. Viene allora da ipotizzarne l’immediata trasposizione digitale: una mappa tridimensionale, liberamente esplorabile, delle miniature qui presenti, con schede di approfondimento finalizzate alla divulgazione. Di nuovo, il gioco farebbe leva sulla doppia simbolizzazione offerta dal parco, riproducendo digitalmente una riproduzione, e grazie a essa facendo riferimento diretto al patrimonio culturale e geografico italiano. Il binocolo offerto ai visitatori, in questo senso, potrebbe diventare vero e proprio “tool” interno all’applicazione, in grado di assistere gli utenti in eventuali zoom su monumenti o punti di interesse.

[Sitografia]

Italia in miniatura

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