Ex orfanotrofio di Bobbio

Descrizione

Situato lungo la SS45, l’ex orfanotrofio di Bobbio nasce in realtà come colonia elioterapica per bambini in epoca fascista. La struttura, chiamata anche Villa Carenzi per via dell’omonimo costruttore, è caduta in uno stato di degrado man mano sempre peggiore, alimentando le voci riguardanti fantasmi e fenomeni paranormali che si svolgerebbero al suo interno.

Location

Get directions

Cenni storici

La struttura dell’ex orfanotrofio sorge su un luogo che dipende, storicamente, dalla realizzazione dello stabilimento termale dei Bagni di Sant’Ambrogio. Inaugurata nel 1937 e costruita per volere del Cavalier Carenzi, l’edificio fungeva da colonia estiva per bambini, facendo leva sul carattere benefico delle acque e sullo svago offerto dalle rive del fiume Trebbia.

Focus narrativi

Realizzati nel 1896 nella vicinissima Piancasale, le terme vicine alla villa sfruttavano un’antica sorgente salina risalente addirittura ai tempi dei longobardi. Dagli studi effettuati, si è rilevato che la quantità di sale presente nelle acque alla sorgente sarebbe tripla rispetto alle acque marine!

***

L’inaugurazione della struttura fu una festa dedicata al Cavalier Carenzi e al Partito Fascista, in anni immediatamente precedenti la Seconda guerra mondiale, dove la campagna propagandistica di Mussolini ebbe maggior populismo e retorica. Oltre alla gente giunta da tutta la provincia, si segnalò la presenza di Monsignor Bertoglio, che impartì la benedizione cattolica alla colonia. Nel 2011 è stato insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni”, per sottolineare i suoi sforzi solidali a favore di 65 ebrei condannati ad Auschwitz, che egli si premurò di nascondere in un edificio di Roma, dove era stato trasferito nel 1943.

***

La villa è in condizioni di estremo degrado, frutto dell’incuria e, di una leggenda (non confermata dalle cronache locali). Si racconta che, durante la guerra, l’edificio fu colpito da una bomba provocando un incendio di vaste proporzioni e la morte dei bambini ospiti nella struttura. A causa di ciò si dice che oggi, di sera, chiunque passi in automobile nei pressi della villa sia colpito da uno strano fenomeno: i vetri delle macchine si appannano e si materializzano le forme delle piccole mani dei bambini. C’è anche chi riferisce di sentire i lamenti e le voci dei piccoli.

***

Negli anni 2000 l’edificio è diventato meta di turismo spiritico e si è segnalato l’inquietante ritrovamento di galline sgozzate e disegni sui muri inerenti a tematiche sataniche.

***

Nelle immediate vicinanze, oltrepassando la SS45, si trova il cimitero monumentale di Bobbio. Risulta quanto mai inusuale immaginare la costruzione di una colonia elioterapica per bambini proprio sulla riva del Trebbia opposta a un cimitero: ciò ci fa pensare a come questo abbia potuto alimentare storie e leggende riguardo il luogo.

Spunti videoludici

La villa costituisce un’ambientazione ideale per lo sviluppo creativo di una storia di genere horror: numerosi sono infatti gli elementi che rispecchiano il canone (dall’incendio improvviso che distrugge la struttura ai fantasmi dei bambini) e che potrebbero anche consentire di effettuare ricerche più accurate sul passato della villa per assicurarle un futuro migliore di quello verso cui, al momento, sembra destinata.
I fatti di cronaca che hanno messo in evidenza l’uso del luogo per scopi satanici (o goliardici?) gettano una luce inquietante su coloro che attualmente potrebbero frequentare i resti dell’edificio abbandonato al degrado. Ciò tuttavia favorirebbe lo sviluppo di storie videoludiche crime e investigative.

[Bibliografia]

– P. Cerri, G. Dadati, B. Tagliaferri, Piacenza misteriosa. Guida ai castelli infestati, alle vicende inspiegabili e agli altri enigmi del territorio, Baronissi (SA), Ed. Gutenberg, 2015
– E. Malcalza, L’ombra lunga della fantasmeria su Bobbio, pubblicato in «Libertà», quotidiano di Piacenza, 6/9/2012

Contact Listing Owner