Descrizione
Il paese di Contigliano si trova a dieci chilometri dalla città di Rieti e circa un centinaio da Roma. Il territorio comunale, con le due sue principali frazioni, Collebaccaro e San Filippo, conta circa 4000 abitanti, con una crescita ulteriore in estate grazie ai numerosi turisti provenienti principalmente dalla capitale. Il paese è diviso in due zone principali, Contigliano Bassa e Alta. La prima più moderna e la seconda più antica, con il centro storico cinto da mura di epoca medievale. Il paese vive principalmente di aziende agricole e piccoli artigiani e trascina chi lo visita indietro nel tempo rispetto alla frenesia tipica dell’epoca moderna. Contigliano si pone in una storica posizione strategica sul territorio reatino ed è uno dei comuni più popolosi nella provincia. Inoltre, essendo stato teatro di diverse vicende storiche e per la presenza di luoghi abbandonati di varia natura, può fornire spunti interessanti per la costruzione di opere horror e non solo.
Cenni storici
Contigliano è un paese molto antico, i primi riferimenti si possono notare in documenti del IX secolo d.C. e successivamente con la vera e propria istituzione del comune di Contigliano nel corso del XII secolo. Ciò è attestato dal documento ufficiale custodito all’interno della biblioteca comunale del paese. In epoca medievale fu quindi una delle principali fortezze a difesa della città di Rieti, grazie anche alla sua posizione strategica. Il nome del paese deriva da Marco Fabio Quintiliano, consigliere di Flavio Vespasiano che già nel corso del I secolo d.C. si era ritirato a vita privata nella sua villa situata sul territorio. Ciò contribuì alla costruzione di abitazioni nella zona e quindi alla nascita di una forma primordiale dell’attuale paese. A cavallo tra il XV e il XVI secolo, il paese fu attaccato dalle truppe di Vitellozzo Vitelli, al soldo di Papa Alessandro VI, evento che portò successivamente alla costruzione delle mura presenti ancora oggi.
Focus narrativi
Il paese di Contigliano è noto per l’attacco, del 1501, di Vitellozzo Vitelli alla parte alta del paese. L’attacco lanciato dalle truppe al soldo di Papa Alessandro VI e Cesare Borgia fu causato dagli aiuti negati ai soldati da parte dei cittadini contiglianesi. Questo portò Vitelli a un assalto che trovò la resistenza di pochi cittadini Fu una vera e propria strage: abitazioni in fiamme, residenti uccisi, razzia di ogni bene presente nel paese. Questo portò, dopo oltre mezzo secolo, alla costruzione delle mura di cinta presenti ancora oggi. Le mura furono costruite circa 60 anni dopo il tragico evento e da allora Contigliano conobbe un’importante crescita demografica ed economica. Il centro storico del paese è situato attorno a Piazza Sant’Antonio dove si trova anche una delle tre principali chiese del comune e si estende in un’area piuttosto contenuta in vicoli accessibili esclusivamente a piedi. Diversa invece è la struttura della parte bassa dal paese dove sono presenti, oltre alla maggior parte delle abitazioni, negozi, scuole e tutti i principali servizi.
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Legata a Contigliano è anche la vicenda dell’incidente ferroviario avvenuto la mattina del 3 ottobre 1936 all’altezza della stazione del paese, che causò diversi morti e decine di feriti. Due treni provenienti da direzioni opposte si scontrarono violentemente tra loro, portando alla morte di circa 15 persone e 69 feriti. Tra questi, gran parte dei giocatori della squadra calcistica dell’A.S. Aquila proveniente dall’omonima città e diretti a Verona per la partita contro la squadra veneta. Nel 2016 in occasione dell’80° anniversario dalla tragedia è stata apposta una targa in ricordo delle vittime dell’incidente. La targa commemora l’evento e ricorda la morte dell’allenatore della squadra abruzzese Attilio Buratti, oltre alla scomparsa e al ferimento di giocatori della vittoriosa squadra del 1936.
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Molto angosciante è la storia legata ad un’abitazione abbandonata nella parte bassa del paese, vicenda nota principalmente agli anziani del paese. Si racconta che diversi decenni fa, il giardino della suddetta fu teatro di un terribile incidente. Un bambino, presumibilmente figlio dei proprietari della casa, cadde nel pozzo presente ancora oggi nel giardino della struttura, purtroppo morendo sul colpo. L’evento ha quindi portato gli abitanti del paese a ritenere l’abitazione maledetta e in qualche modo si è sviluppata una credenza secondo la quale il fantasma del bambino si aggiri nei pressi del giardino dell’abitazione ancora oggi.
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Oltre alle due frazioni citate, San Filippo e Collebaccaro, troviamo quella di Repasto, abbandonata nel corso degli anni e divenuta un vero e proprio paese fantasma. Ancora oggi però è possibile notare qualche residuo abitativo dello scorso millennio dove spicca la chiesa abbandonata di Sant’Andrea risalente al XVIII secolo. Lo spopolamento totale della zona anche da parte delle famiglie storiche di questi territori è avvenuto tra gli anni settanta e ottanta dello scorso secolo, motivata anche dalla lontananza dai principali servizi del paese.
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Assume particolare importanza nel periodo estivo la zona di San Lorenzo, uno dei rioni del paese più esterni a livello geografico e allo stesso tempo uno dei più antichi del territorio, legato all’omonima serata estiva per la visione delle stelle cadenti nel cielo. In occasione di questa serata gli abitanti del paese si ritrovano nella zona, presso la chiesa diroccata situata nella zona dedicata a San Lorenzo e, tra bancarelle, banchetti e festeggiamenti con musica dal vivo sperano di esprimere un desiderio avvistando una cometa. Durante queste serate di festa emerge anche la tradizione culinaria di Contigliano, con primi piatti come i pizzicotti, un particolare formato di pasta diverso dal solito per via della composizione dell’impasto a base di acqua, farina e lievito, come per la pizza. Particolare anche la pizza sucia, un particolare dolce autunnale composto di pasta di pane cacao, mosto cotto, frutta secca, miele, rum e strutto.
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Nelle zone più esterne del territorio comunale, che dalle abitazioni si estendono fino alle sezioni collinari più ripide, si svolgono anche gare automobilistiche locali valide per i campionati regionali. Considerata la struttura morfologica del terreno e le annesse strade, si sono sviluppate negli anni competizioni di cronoscalata con vetture di varie categorie: dalle auto storiche fino ai bolidi monoposto più moderni e prestanti. Lo stesso discorso vale per le due ruote in versione off-road (enduro, cross ecc.) con la creazione di svariati tracciati nelle zone più rurali del paese e competizioni che attirano appassionati da tutta la regione.
Spunti videoludici
Contigliano è un luogo che si presta particolarmente bene a titoli ambientati in epoca medievale o all’interno di un mondo fantasy. L’elemento medievale unito a quello dei misteri riguardanti strutture abbandonate come quanto presente a Repasto, possono essere teatro di opere souls-like. Questo anche per la presenza di luoghi religiosi abbandonati di dimensioni considerevoli, che potrebbero essere reimmaginati come tane di demoni o mostri. Non mancano inoltre strade immerse nel verde che possono offrire un setting ideale per videogiochi sportivi con competizioni automobilistiche o tracciati sterrati per gare motociclistiche off-road. La presenza, tra l’altro, di gare praticate sul territorio per campionati regionali rende ancora più concreto tutto questo. I diversi luoghi abbandonati o legati a voci degli abitanti possono invece essere un ottimo spunto per opere orientate verso il misticismo, le maledizioni, la magia e fantasmi.
Fonti e link
[Bibliografia]
– Fabiani A., Contigliano cent’anni dopo. Storia di una guerra lontana, Rieti, Ri-Stampa, 2016;
– Seri S., Balducci M. G., Contigliano di carta, Rieti, Simple, 2018;
– Grappa, C., Storia dei paesi della provincia di Rieti, Poggibonsi, Lalli, 1994.
[Sitografia]
Comune di Contigliano