Descrizione
La chiesa di San Thomas Becket a Fidenza, nei pressi di Cabriolo, si erge con uno stile romanico frutto dei numerosi restauri effettuati tra il 1800 e il 1900. Questo edificio apparentemente piccolo e poco rilevante, costituisce un esempio prezioso sotto diversi aspetti: dal punto di vista artistico presenta uno stile romanico perfettamente conservato e preservato, sotto il piano simbolico-culturale rappresenta invece una importante testimonianza della presenza dei Cavalieri Templari in Italia e infine, concentrandosi in ambito pittorico-iconografico, sono presenti degli esempi di epoca longobarda di rara fattura e con un’iconografia particolare e misteriosa.
La chiesa sorge all’interno dell’itinerario della Via Francigena, grazie alla quale numerosissimi furono i pellegrini che vi sostarono nel corso dei secoli.
Cenni storici
La primissima costruzione sul luogo in cui oggi sorge la chiesa fu un piccolo oratorio; soltanto nel XII secolo la costruzione fu estesa in chiesa (o pieve) in stile romanico per volere della famiglia Pallavicino come dono ai Cavalieri Templari, che già in quelle vicinanze avevano in gestione la cappella di San Giacomo di Cerro di Toccalmatto. Dopo la morte dell’arcivescovo inglese Tommaso Becket, fu deciso di intitolargli la chiesa per celebrare il suo martirio.
Quando l’Ordine dei Templari fu soppresso agli inizi del 1300, con grande risonanza (e preoccupazione) in tutta Europa, la chiesa fu affidata ad un altro ordine cavalleresco, quello dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.
All’arrivo delle truppe napoleoniche nell’800 e con la soppressione di tutti gli ordini religiosi, la chiesa fu data in concessione a laici che ne preservarono le caratteristiche ed effettuarono diversi restauri per valorizzarla ancor di più.
Focus narrativi
La dedica all’arcivescovo cattolico Thomas Becket arrivò il giorno immediatamente successivo alla sua morte. Questo ci comunica la risonanza che ebbe l’evento a livello europeo. Becket si battè contro la monarchia di Enrico II e alcuni privilegi ecclesiastici degli uomini del clero di quel periodo, oltre che contro la simonia. La sua fama e la sua ostilità contro il re inglese gli causarono la morte a fil di spada nella cattedrale di Canterbury mentre celebrava la messa, nel dicembre del 1170.
È storicamente attestato un passaggio di Thomas Becket nella piccola chiesa di Fidenza. Fu sicuramente un grande onore ricevere una personalità così importante in un luogo così umile come doveva apparire all’epoca la chiesetta di Fidenza. L’arcivescovo andò di passaggio a Cabriolo in occasione di un viaggio a Roma nel 1167, quindi nel pieno della sua fama. La tradizione vuole che tre anni dopo, il giorno successivo alla sua morte brutale, i Templari si affrettarono a intitolargli la chiesa di Fidenza.
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L’Ordine dei Cavalieri Templari gestì la piccola chiesa fino alla soppressione dell’ordine. Assunse una regola monastica che li voleva allo stesso tempo monaci, guerrieri e difensori della fede. In quegli anni i Templari avevano cominciato ad ampliare le proprie caratteristiche, soprattutto relativamente all’ambito economico e sociale. Ci fu una diffusione capillare in Europa dei loro affari, si dedicarono alla gestione di attività finanziarie anche per conto di terzi, fungendo da vera e propria banca e accumulando diverse proprietà e ricchezze in tutto il continente, facendo gola a molti, non ultimo a chi ne volle la dissoluzione per impossessarsi dei loro averi, Filippo il Bello di Francia.
La presenza in Emilia Romagna dei Cavalieri è testimoniata da numerose sedi sia laiche che religiose in quasi tutte le province: subito dopo le Crociate infatti l’attività di intermediazione bancaria e il potere acquisito a vari livelli della società comportarono anche in Italia una struttura capillare e potente, attiva per circa tre secoli.
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Nel 1922, durante un restauro, furono scoperti degli affreschi di origine gotica che raffigurano delle immagini molto particolari. Nella prima è possibile vedere una scena davvero inusuale per gli occhi di uno spettatore occidentale e riconducibile più a una iconografia bizantino-ortodossa (ma anche in questo caso non particolarmente diffusa): viene rappresentata la Trinità sotto le vesti di tre persone separate e distinte, mentre mangiano a un tavolo. Accanto ad essi è rappresentato l’arcangelo Michele nella cosiddetta “psicostasia”, la pesatura delle anime, anche questa una scena molto poco frequente nell’iconografia cattolica. Tale immagine è infatti di derivazione pagana, visibile nella civiltà dell’Antico Egitto, nel celebre Libro dei Morti, in cui è il dio Anubi a sovrintendere alla pesatura del cuore dei defunti.
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La chiesa si trova geograficamente all’interno della via Francigena, il sentiero che attraverso svariati percorsi conduce a Roma, in qualità di uno dei tre principali pellegrinaggi della cristianità (insieme a Santiago de Compostela e a Gerusalemme). Il passaggio di tanti viaggiatori attraverso tali sentieri ha interessato, nel suo piccolo, anche Fidenza e la chiesa di Thomas Becket, congiungendo uomini di diverse culture dalle parti più svariate d’Europa e, ovviamente, portando flussi di ricchezze non indifferenti.
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La storia della chiesa è inevitabilmente legata alla storia di Fidenza. Luogo particolarmente fiorente nell’Alto Medioevo, vide alternarsi vari Signori che da sempre ne elogiarono l’importanza strategica. Alla città è legato il culto di San Donnino e dalle fonti ci viene tramandata una forte devozione da parte di Carlo Magno nei confronti del santo. All’origine vi è la storia del miracolo secondo cui, morto martire e decapitato, Donnino continuasse a camminare con il capo in mano per morire poi nel luogo dove oggi sorge la cattedrale.
Il miracolo più interessante (e collegato maggiormente all’itinerario della via Francigena) è quello avvenuto nel Medioevo quando un ponte crollò e i pellegrini che vi si trovavano sopra rimasero del tutto illesi.
Spunti videoludici
A livello videoludico la Chiesa possiede una storia facilmente indirizzabile verso l’appeal che hanno ricevuto negli ultimi vent’anni le leggende sull’Ordine dei Cavalieri Templari. Basti pensare a titoli di successo quali la serie Assassin’s Creed o, andando indietro nel tempo, a titoli d’avventura per PC come Gabriel Knight o Broken Sword, che hanno costruito la propria fortuna sugli innumerevoli misteri che circondano i Templari, la loro criptica simbologia, i presunti messaggi che hanno lasciato ai posteri in giro per le chiese d’Europa. A rafforzare questa possibile filone narrativo vi sono anche gli affreschi enigmatici ritrovati agli inizi del 1922.
La figura dell’arcivescovo Thomas Becket inoltre si presta molto a una narrazione esclusiva nei territori italiani, nel suo viaggio verso Roma, includendo anche il percorso della via Francigena: un itinerario che potrebbe essere d’ispirazione per un’esperienza videoludica on the road medievale.
Fonti e link
[Bibliografia]
– Beltrame G., S. Tomaso Becket – nella storia, nel culto, nell’arte, in Europa, Padova, Conselve, 1989;
– AA.VV., Le vie del Medioevo. Pellegrini, mercanti, monaci e guerrieri da Canterbury a Gerusalemme, Torino, Regione Piemonte, 1998;
– Cardini F., I templari, Firenze, Giunti, 2011;
– Bauer M., Il mistero dei Templari, Roma, Newton & Compton, 2005.
[Sitografia]
Comune di Fidenza
Romanico – Emilia Romagna
Due passi nel mistero
Via Francigena