Descrizione
Castelvetro è un borgo medievale situato a 18Km a sud-est di Modena. Posto all’intersezione tra le prime colline dell’Appennino Modenese e l’alta Pianura Padana, presenta un panorama ricco e variegato di boscaglia, colli erbosi, calanchi, salse e un profilo urbano caratterizzato da antiche torri.
Castelvetro fu feudo della famiglia Rangoni che ospitò nella sua fuga il poeta Torquato Tasso.
Il comune, con altri sette comuni della provincia di Modena, fa parte dell’unione Terre di Castelli.
Cenni storici
Le prime tracce di insediamento umano del territorio di Castelvetro risalgono all’Età del Bronzo, anche se reperti di un certo interesse – come una necropoli scoperta nel 1841 – testimoniano una buona presenza etrusca nella zona. Sebbene sia difficile ricostruire la storia dell’insediamento in epoca romana, certa è, invece, la storia del piccolo borgo nel corso del Medioevo, come riporta l’archeologo Arsenio Crespellani: “Le gelosie territoriali fra Modena e Bologna mantenevano in continua ostilità le due rivali republiche e nel 1228, dopo la famosa rotta toccata ai Bolognesi a S. Maria di Strada presso il Samoggia, questi si volsero alle colline modenesi, assalirono furiosamente Castelvetro, ma respinti più volte abbandonarono l’impresa. […] sul principio del secolo XIV, riaccesasi la guerra tra Guelfi e Ghibellini, il Papa Giovanni XXII, alleato dei Guelfi contro Modena, spinse una parte della soldatesca comandata da Versuzio Lando all’assedio di Castelvetro…”. Dopo la presa da parte di Lando, la città passa a Jacopino Rangoni, che ne fece la capitale del piccolo potentato dei Rangone.
Nel 1501 un terremoto distrusse parte delle fortificazioni e danneggiò gran parte degli edifici, compreso il palazzo dei Rangoni che, tuttavia, nel 1564 doveva già essere ristrutturato se i signori di Castelvetro poterono ospitare Torquato Tasso.
Focus narrativi
Nel 1564 Torquato Tasso fu ospite dei Rangoni a Castelvetro. Il soggiorno è documentato da una lettera del poeta a Monsignor Cesi e celebrato dai dipinti della Sala del Tasso di Palazzo Rangoni.
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Di epoca romana è il cosiddetto Tesoro di Rio Frascarolo, un tesoretto di circa mille monete rinvenuto nel 1828 che, secondo l’archeologo ottocentesco Celestino Cavedoni, fu sepolto durante il periodo della rivolta servile guidata da Spartaco (72 a.C.). Le monete furono inserite nel Reale Medagliere Estense di Modena.
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Tra le fortificazioni superstiti dell’epoca medievale si ricorda il Castello di Levizzano Rangone. Costruito probabilmente nel sec. IX per fronteggiare le scorrerie degli Ungari, appartenne a Bonifacio III di Toscana e alla figlia Matilde di Canossa, epoca durante la quale fu costruita la “Torre Matildica”. A partire dal sec. XII appartenne alla famiglia Levizzani che ne fu proprietaria fino al sec. XIV, momento in cui passa ai Rangoni. Altre fortificazioni notevoli sono la Torre dell’Orologio, la Torre delle Prigioni.
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Nella campagna di Castelvetro è possibile imbattersi negli oratori, chiese di campagna costruite come ex voto o per comodità di signorotti locali. Si segnala l’Oratorio di San Michele, per la sua bella architettura romanica.
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Presso Puianello, in una località dal nome fatidico di “Possessione” si trovano alcuni vulcanetti di fango o salse (vedi scheda Salse di Nirano).
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Negli anni pari, nella piazza principale ha luogo la Dama vivente una rievocazione storica nella quale le pedine fanno sfoggio di ricchi costumi cinquecenteschi.
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Castelvetro è anche patria del Lambrusco Grasparossa DOC.
Spunti videoludici
Castelvetro è un ottimo esempio di borgo medievale ricco di panorami variegati e suggestivi. La mappa di un open world a tema medievale, magari incentrato su vita e opere di Torquato Tasso o sul tesoro di Rio Frascarolo, sarebbe senz’altro un’esperienza visiva gratificante.
Fonti e link
[Bibliografia]
– Barani C., Pastorelli G., Castelvetro di Modena, Modena, Artioli, 2005.
– Venturi A., Castelvetro di Modena, Levizzano Rangone, Solignano: guida, Castelvetro (Modena), Gherlo, 1994.
– AA. VV., Le pietre, le parole e i luoghi della memoria di Lodovico Castelvetro: itinerario modenese (Modena, 19 maggio 2018), Modena, Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi, 2018.
[Scheda Film Commission]
Emilia-Romagna Film Commission