Castello di Millesimo - Foto di Davide Papalini, licenza CC-BY-2.5, da Wikimedia Commons

Castello di Millesimo

Descrizione

Il castello medievale di Millesimo è una struttura di origine medievale legata alle vicende biografiche di diversi proprietari. Le storie che sono ospitate al suo interno sono collegate con esempi di valore ed eroismo in battaglia in età napoleonica e ad alcune sedute spiritiche condotte nei primi del Novecento.

Location

Get directions

Cenni storici

Detto anche “Castello Del Carretto” dal nome della famiglia che lo fece costruire nel XIII secolo, l’edificio si stagliava imponente con funzione di difesa e controllo della valle circostante.

È stato restaurato soltanto nei recenti anni ’80, dopo esser stato devastato a più riprese: dapprima nel ‘500 e poi durante le guerre napoleoniche. In epoca medievale e moderna il castello aveva un forte valore simbolico per il Marchesato di Finale: in guerra contro la Repubblica di Genova, l’edificio ospitò spesso i nobili che si riunivano per decisioni politiche, militari e diplomatiche.

La fine del periodo fiorente arrivò nel 1553, quando venne smantellato per ordine del Governatore di Milano Ferrante I Gonzaga, per paura che la struttura potesse essere utilizzata dai nemici francesi. In età moderna infatti il territorio di Millesimo risultò più volte conteso tra francesi e spagnoli e la famiglia dei Del Carretto subì più volte l’aspra lotta tra le parti, l’invasione del territorio e le faziosità, fino al definitivo smantellamento della struttura.

Dopo il 1802 il castello e il complesso adiacente vennero acquisiti dai Marchesi Centurione Scotto di Genova e ospitarono una celebre scrittrice del Novecento italiano, Amalia Liana Negretti Odescalch (conosciuta con lo pseudonimo “Liala” datole da D’Annunzio), sposata con Vittorio Centurione Scotto. La loro storia d’amore venne accolta proprio tra le mura del castello, ma si concluse tragicamente con un incidente aereo che causò la morte di lui.

Focus narrativi

Filippo Del Carretto è una figura particolarmente significativa delle lotte anti-napoleoniche condotte per difendere i territori piemontesi. Tra il 1792 e il 1793 godette di ottima fama tra i soldati del Regno in quella che viene definita la “Guerra delle Alpi”. Sempre pronto ad esporsi in prima linea ad esortazione dei propri sottoposti, collezionò diverse ferite di guerra. In un episodio si narra di come, colpito da una palla di cannone alla gamba destra e da un’altra alla sinistra, fosse trasportato in salvo dai suoi soldati e successivamente riprese servizio con le ferite ancora sanguinanti. Venne colpito allo stomaco e non abbandonò il campo di battaglia fin quando non terminò lo scontro. La sua fama e il suo valore gli consentirono una veloce scalata nei gradi, fino ad ottenere il comando del 3° battaglione granatieri nel 1796. Nella battaglia di Cosseria inflisse numerose perdite all’allora comandante francese sul campo Napoleone Bonaparte, ma venne sconfitto e morì il giorno seguente.

***

Vittorio Centurione Scotto fu un grande aviatore italiano. L’episodio che mise fine alla felice storia d’amore con Liala accadde nel 1926. In uno dei voli preparatori per la “Coppa Schneider” di Varese ebbe un incidente e precipitò nelle acque del lago. Il tragico episodio non diede pace alla famiglia, che decise di organizzare delle sedute spiritiche nel castello pur di rimettersi in contatto con il figlio prematuramente scomparso. Durante una delle sedute, nel 1928, si racconta che il marchese Carlo, il padre del defunto, si smaterializzò improvvisamente: venne ritrovato nelle scuderie della struttura in pieno stato confusionale. L’episodio fu analizzato persino dalla Società per la Ricerca Psichica di Londra, che tuttavia non diede credito al reale svolgimento dei fatti. Tale giudizio portò alle dimissioni dalla società di Sir Arthur Conan Doyle, il padre di Sherlock Holmes, che invece aveva creduto fermamente alla smaterializzazione e riapparizione del marchese.

***

La moglie di Vittorio Centurione Scotto era la scrittrice Liala. La donna riuscì a superare il proprio lutto grazie all’attività della scrittura, in particolare col romanzo Ombre e fiori sul mio cammino, dove racconta del suo amore coltivato tra le stanze del castello di Millesimo e luoghi vicini. Nonostante venga spesso giudicata un’autrice di romanzi rosa di poco valore letterario, fu tra le scrittrici più amate dal pubblico femminile di inizio Novecento, con all’attivo circa 90 romanzi pubblicati.

Spunti videoludici

I luoghi del castello di Millesimo costituiscono uno scenario interessante per sviluppare un survival horror basato sulle sedute spiritiche effettuate dalla famiglia. Inoltre risulta agevole sviluppare delle visual novel che mettano in evidenza le vicende biografiche dei vari personaggi legati al castello. Vista la presenza di Sir Arthur Conan Doyle, sarebbe possibile persino scomodare il famoso indagatore Sherlock Holmes per un’avventura dai toni esoterici?

[Bibliografia]
Achille Barberis, Filippo del Carretto di Camerano, Albenga, Edizioni del Delfino Moro, 1993
Alfredo Ferraro, I misteri del castello di Millesimo: un’incredibile storia vera di medianità, Padova, MEB, 1997

[Sitografia]
Relais del monastero

Contact Listing Owner