Descrizione
Canale di Tenno, situato tra il lago di Garda e le dolomiti di Brenta, è un borgo medievale rimasto invariato per secoli. Date le sue uniche caratteristiche è considerato uno dei borghi più belli d’Italia, è stato inserito nella Riserva della Biosfera – MaB (Man and Biosphere) dell’UNESCO e insignito con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Cenni storici
Il borgo è una frazione del comune di Tenno in provincia di Trento, nel Trentino sud occidentale, nell’antica iudiciaria longobarda. I primi riferimenti storici risalgono al 1211 in cui viene redatto un atto di fedeltà verso il principe vescovo di Trento Federico Vanga.
Immutato nei secoli, il borgo si sviluppa attorno a un nucleo centrale antichissimo, alcuni edifici risalgono all’età romanica. Le successive costruzioni, nel corso del tempo, hanno mantenuto la disposizione originale preservando l’identità architettonica del borgo. Le vie sono strette e tortuose e le pavimentazioni costruite con i salésà, i ciottoli estratti dal fiume.
Le case addossate tra loro creano gallerie e androni che sormontano le strade. Le abitazioni sono tipiche strutture contadine rurali, con al pian terreno le stalle negli avvolti, al piano superiore le abitazioni e nel sotto tetto il luogo atto alla conservazione delle provviste.
Dopo la fine della Prima guerra mondiale il borgo di Canale e le frazioni limitrofe hanno vissuto una graduale e inesorabile fase d’abbandono. Molti degli abitanti si sono trasferiti a valle oppure sono emigrati in cerca di fortuna.
Canale di Tenno divenne a tutti gli effetti un paese fantasma. La storica contrada è stata riscoperta dopo il secondo dopoguerra e a poco a poco si è trasformata in un autentico museo all’aperto. Oggi il borgo ha poco più di 50 residenti.
Focus narrativi
Canale di Tenno è molto conosciuto anche per la Casa degli Artisti (www.casartisti.it), centro culturale fondato negli anni Sessanta dall’intuizione di Giacomo Vittone, un pittore dilettante che da Riva del Garda saliva fino al borgo affascinato dalla bellezza del paesaggio. L’edificio è stato ricavato dopo il restauro di un rudere. Ispirati dall’armonia e bellezza del luogo, molti artisti e personaggi della cultura hanno trascorso e trascorrono qui ancor oggi un periodo di vacanza e ristoro. Una serie di iniziative nel corso degli anni ne hanno fatto un luogo culturale conosciuto a livello prima nazionale e poi europeo.
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Dal centro di Canale di Tenno, una breve passeggiata conduce al Lago di Tenno. Le sue acque turchesi, alimentate dall’acqua pluviale e dal disgelo, sono considerate tra le più pulite del Trentino. Il bacino è di origine unica e si è formato in seguito alla frana del dosso di Ville del Monte che ha bloccato il corso del suo immissario, si raggiunge solo a piedi percorrendo un lunga scalinata medievale. Attraverso infiltrazioni sotterranee si forma il torrente Magnone la cui azione erosiva ha dato vita alle fragorose cascate del Varone.
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A Canale è presente anche il Museo di vita contadina, piccolo ma ricco, che raccoglie gli attrezzi della vita contadina.
Spunti videoludici
Il borgo medievale perfettamente conservato, il lago di Tenno e le cascate del Varone offrono un’interessante cornice sia architettonica che naturalistica. Dal punto di vista narrativo l’esodo della popolazione dopo la Prima guerra mondiale e il successivo ripopolamento anche grazie all’opera di Giacomo Vittone potrebbe essere lo spunto migliore da cui partire. Un paese che ritorna a vivere grazie all’opera di un gruppo d’artisti che riporta la vita nel borgo: in ottica videoludica torna alla mente anche de Blob, titolo in cui è il colore a donare vitalità a una grigia metropoli.