Descrizione
Brisighella è un antico borgo medievale che si trova nella Valle del Lamone tra gli appennini della Toscana e dell’Emilia Romagna. Il comune si sviluppa ai piedi di tre grandi sporgenze rocciose chiamate i Tre Colli, su cui poggiano altrettanti edifici storici: la rocca manfrediana, il santuario della Madonna del Monticino e la torre dell’Orologio, ricavata dalle originali strutture difensive del borgo.
Cenni storici
Nella valle del Lamone si attesta la presenza di insediamenti umani fin dall’ultimo periodo dell’età della pietra. Nel corso del tempo è stata abitata da diverse popolazioni, prevalentemente di origine celtica e romana. Durante il periodo dell’occupazione romana il territorio venne notevolmente valorizzato attraverso una serie di costruzioni e strade come la Via Faentina, che veniva attraversata dalle carovane che trasportavano il prezioso sale dalle saline di Cervia alla capitale.
Il borgo di Brisighella nasce alla fine del Duecento, quando Maghinardo Pagani da Susinara fa edificare una torre fortificata su una delle sporgenze rocciose. La torre diventerà una delle roccaforti più importanti di tutta la vallata.
Il secolo successivo vede la nascita di una nuova fortificazione su un altro sperone roccioso: si tratta della Rocca di Brisighella, ad opera di Francesco I Manfredi signore di Faenza. La rocca verrà ampliata e modificata prima da Astorgio, un discendente di Manfredi, e in seguito dalla Repubblica di Venezia, che infine cedette tutti i suoi possedimenti in Romagna allo Stato Pontificio. Nel 1859, il borgo verrà annesso al Regno di Sardegna e in seguito all’unificazione, al Regno d’Italia.
Focus narrativi
La Rocca di Brisighella è la location del finale de Il figlio del cardinale (1897) della scrittrice irlandese Ethel Lilian Voynich. Il romanzo storico è ambientato durante il risorgimento italiano e segue le vicende di Arthur Burton, un cattolico che intraprende un viaggio religioso in Italia. Le vicende del libro hanno luogo tra il Granducato di Toscana e la Romagna Pontificia. Il libro contiene numerosi riferimenti topografici che lo rendono una preziosa testimonianza storica.
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Nella Rocca è possibile visitare il Museo dell’Uomo e del Gesso che approfondisce il rapporto dell’uomo con il territorio e la preziosa materia prima utilizzata fin dall’età protostorica.
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A Brisighella è possibile percorrere la storica via del Borgo conosciuta anche come via degli Asini. Si tratta di una suggestiva strada sopraelevata coperta quasi per tutta la sua lunghezza da archi. In origine la via era poggiata su una base di roccia e veniva utilizzata per scopi militari. Nel corso del tempo il supporto di roccia venne a poco a poco scavato trasformando la strada in una via sopraelevata. Lo spazio ricavato venne utilizzato per ospitare attività commerciali o le stalle per gli asini che percorrevano giornalmente la via per trasportare il materiale estratto dalle vicine cave di gesso.
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Il territorio di Brisighella ospita parte del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola. Al suo interno sono presenti numerose doline, rupi e grotte, nate grazie alle caratteristiche minerali del gesso. Nelle loro profondità sono stati ritrovati molti reperti risalenti all’età del ferro e dell’età del bronzo, come ad esempio materiali funerari nella grotta Tanaccia. Altre cavità naturali offrono un’impegnativa sfida per gli speleologi come l’Abisso Acquaviva e la grotta Rosa Saviotti, collegate tra loro in un tortuoso percorso sotterraneo.
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La nascita di Brisighella secondo alcune fonti storiche viene associata alla distruzione del castello di Baccagnano. Nel 1290 Maghinardo Pagani per avere un maggior controllo durante l’assedio del castello, fa erigere una torre sulla sponda opposta del fiume Amone, su uno dei tre speroni di roccia che contraddistinguono oggi il borgo. Questa torre, insieme alle successive costruzioni di Francesco Manfredi divennero il nucleo da cui si sviluppò Brisighella. Oggi la Torre dell’Orologio ospita una mostra di strumenti utilizzati in passato scandire il passare del tempo, tra i quali anche il famoso pendolo di Foucault.
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Il marchese Maghinardo Pagani è stato un condottiero guelfo a Firenze e successivamente ghibellino in Romagna dopo aver stretto un’alleanza con la famiglia Ordelaffi di Forlì. Nel 1289 partecipò alla battaglia di Campaldino in cui era presente anche Dante Alighieri. Questo cambio di schieramento viene criticato implicitamente nel canto XXVII della Commedia in cui Maghinardo viene citato come il signore di Imola e Faenza “che muta parte da la state al verno”.
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Gli abitanti di Brisighella sono stati coinvolti nel progetto Brisighella Heart Study, uno studio scientifico sulle cause dei problemi cardiovascolari. Brisighella rappresentava un setting perfetto per la ricerca dato che gli abitanti del piccolo borgo non erano numerosi e non sono mai stati soggetti a migrazioni. In principio gli abitanti venivano osservati ogni quattro anni e non ricevevano nessuna indicazione riguardo le loro abitudini alimentari. Durante gli anni Ottanta si notò un peggioramento delle condizioni di salute dei cittadini e il progetto venne modificato in modo da cambiare e migliorare le cattive abitudini dei cittadini.
Spunti videoludici
Il borgo medievale offre notevoli spunti narrativi: dalle meraviglie della natura della Vena del Gesso Romagnola alle numerose battaglie medievali, fino ad arrivare alle storie più intime degli abitanti del comune. Il territorio è infatti popolato fin dal Neolitico è numerose sono le testimonianze contenute nelle grotte. Il complesso sistema sotterraneo può essere utilizzato dagli sviluppatori per la realizzazione di un titolo ambientato nel remoto passato o perché no, legato alla speleologia. Tornando in superficie non si possono non notare le bellezze storiche del borgo, come per esempio la via degli Asini, una location perfetta in cui gli sviluppatori possono ambientare un gestionale legato al commercio, e la Torre dell’Orologio, i cui oggetti conservati all’interno possono trasportare il giocatore attraverso numerose epoche.
Fonti e link
[Bibliografia]
– U. Bagnaresi, F. Ricci Lucchi, La Vena del Gesso, Bologna, G.B. Vai, 1994.
– G.A. Calegari, Cronaca di Brisighella e Val’Amone (dall’origine al 1504), Bologna, Romagnoli, 1883.
[Sitografia]
Comune di Brisighella