Descrizione
Poter rappresentare il Tutto dà compimento a un’idea consolatoria dell’Universo: leggere nella mente di un creatore assicura, più o meno, l’eternità. L’Astrario, macchina meravigliosa, è un meccanismo tolemaico medioevale che unendo l’esperienza secolare degli astrolabi arabi alla perizia degli astronomi orologiai descrive il moto degli astri prevedendone la posizione in cielo. Costruito in un unico esemplare alla metà del XIV secolo è agli onori della cronaca fino all’inizio del XVI secolo, quando scompare per sempre. I suoi segreti sono però descritti in un antico volume che ha permesso di ottenerne una replica fedelissima e funzionante, oggi esposta al Museo della Scienza di Milano.
Cenni storici
L’orologio originale fu costruito nella seconda metà del 1300, presumibilmente tra il 1365 e il 1384, secondo la datazione più accreditata basata sui riferimenti astronomici riportati dal Dondi per la costruzione del suo complesso meccanismo.
Le ultime notizie relative all’oggetto risalgono al 1529 quando viene citato in occasione dell’arrivo in Italia di Carlo V, re di Spagna e Imperatore del Sacro Romano Impero. Approfondisci su www.museoscienza.org
Focus narrativi
La ricostruzione dell’Astrario è stata possibile a partire dal testo originale lasciato da Giovanni Dondi. Alla sua realizzazione si dedicò Luigi Pippa: “Iniziai il lavoro nel luglio del 1961 usando come guida il Manoscritto Tractatus Astrarii, codice D39 della Biblioteca Capitolare di Padova. Ho seguito questo documento per due ragioni: anzitutto per la comodità di lettura offertami dall’ottima pubblicazione della Biblioteca Apostolica Vaticana; poi, per realizzare la versione originale dell’Astrario, prima cioè che il Dondi vi apportasse quelle numerose correzioni e modifiche che, come in ogni opera umana, si potrebbero susseguire interminabilmente anche da parte del più provveduto autore […] L’esecuzione materiale dell’Astrario ebbe termine nel marzo del 1963, dopo venti mesi di intenso lavoro, durante i quali affrontai ardui problemi che sconfinavano dalla mie normali conoscenze e fui ostacolato dalle mie modeste attrezzature di laboratorio ma si trattò di difficoltà che riuscii a superare, sia pure con molta fatica.”
Spunti videoludici
Colpisce non solo la componente “enigmatica” di un oggetto tanto affascinante ed elaborato, ma anche il percorso che ha condotto alla sua ricostruzione. La dedizione di Pippa, maestro orologiaio che lavorò alla realizzazione del modello per quasi due anni, partendo da uno studio certosino sui manoscritti originali. Da approfondire anche la figura del Cav. Innocente Binda, grazie al cui contributo fu possibile iniziare i lavori: una sorta di committente, un mecenate spinto da passioni e obiettivi che potrebbero essere declinati in chiave misterica/esoterica. Il Gruppo Binda Italia è oggi produttore del marchio Breil.
Fonti e link
[Sitografia]
Albini Andrea, Machina mundi, l’orologio planetario di Giovanni Dondi: scienza, tecnica, medicina e astrologia nell’Italia del Trecento, Amazon-Createspace, Charleston (USA), 2013
Bedini Silvio A., Maddison Francis R., “Mechanical Universe. The Astrarium of Giovanni de’ Dondi”, in Transaction of the American Philosophical Society, vol. 56, n. 5, pp. 1-69, 1966
Dondi dall’Orologio Giovanni, Tractatus astrarii, Biblioteca Capitolare di Padova, Cod. D. 39, Introduzione, trascrizione e glossario a cura di Antonio Barzon, Enrico Morpurgo, Armando Petrucci, Giuseppe Francescato, con la riproduzione fotografica del Codice, Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, 1960
Dondi dall’Orologio Giovanni, Johannis de Dondis paduani civis astrarium, Facsimile del manoscritto di Padova e traduzione francese di Emmanuel Poulle, Edizioni 1+1 – Les Belles Lettres, Padova-Paris, 1987
Dondi dall’Orologio Giovanni, Tractatus astrarii, Édition critique et traduction de la version A per Emmanuel Poulle, Librairie Droz, Genève, 2003
Gloria Andrea, “I due orologi meravigliosi inventati da Jacopo e Giovanni Dondi”, in Atti del R. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Tomo LIV, Serie 7, tomo 7, pp. 675-736, 1896
Pippa Luigi, “Ricostruito l’Orologio astronomico di Giovanni de’ Dondi”, La Clessidra, 19, pp. 19–21, 1963
Pippa Luigi, “La Ricostruzione dell’Astrario del Dondi”, La Clessidra, 20, pp. 22–29, 1964
[Sitografia]
Museo della Scienza
Wikipedia