Descrizione
Alberona è un piccolo borgo di circa 1000 abitanti e fa parte del circuito dei “borghi più belli d’Italia”. Si caratterizza per la sua ricca storia e le tracce lasciate dagli insediamenti degli Ordini dei Cavalieri Templari e, successivamente, dei Cavalieri di Malta. Alberona presenta al suo interno varie piccole vie che si snodano lungo tutto il borgo, ma il territorio circostante è altrettanto ricco d’interesse per via dei suoi sentieri naturalistici e le sue varietà boschive.
Cenni storici
Il piccolo borgo si trova a circa 700 metri di altezza, sul Subappenino Dauno. Le origini rimangono incerte, ma recenti scoperte archeologiche hanno evidenziato reperti di epoca romana. Il borgo si trova in una zona di collegamento importante tra il Sannio e l’area irpina, spesso nei secoli luogo di passaggio per viandanti, commercianti, pellegrini. Un ampio sviluppo del territorio si ha intorno all’anno 1000, quando una piccola colonia calabra, fiaccata dalle incursioni dei saraceni lungo le coste, decise di trasferirsi nell’entroterra, sulle montagne.
Dal 1196 fu feudo dei Cavalieri Templari. Dati certi si hanno anche riguardo a Federico II di Svevia, che sotto il suo dominio diede inizio a un braccio di ferro tra ordini cavallereschi e impero che durerà per diverso tempo. Molte delle vicende storiche di Alberona sono legate a doppio filo con il paese vicino di Lucera in cui vennero trasferiti i gli arabi di Sicilia da Federico II.
A tale colonia saracena vennero anche affidati ampi diritti di legnatico nei boschi vicino Alberona: in più di un’occasione nacquero quindi dei contrasti con i Templari. Nel 1312, con la soppressione dell’Ordine dei Templari, Alberona passerà agli Ospitalieri che, nonostante diversi problemi di riconoscimento, controllerà il borgo fino al 1806 (anno della soppressione definitiva del diritto feudale).
Il territorio ha visto negli ultimi due secoli uno svuotamento demografico considerevole, a causa delle frequenti emigrazioni verso il nord Italia e l’estero (soprattutto Stati Uniti, Brasile, Venezuela e Australia).
Focus narrativi
La torre del Gran Priore è stata costruita dai Templari: dapprima fu loro sede, poi dei Cavalieri di Malta. Sotto le sue fondamenta si dipanano grotte e passaggi segreti ancora non del tutto esplorati.
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Nel 1296 vi fu una curiosa disputa che contrappose i Templari di Alberona al capo saraceno di Lucera, Adl al-Aziz. Questi aveva occupato la vicina Tertiveri appropriandosi anche di uno svariato numero di suini e polli. Carlo II d’Angiò emise una lettera per ordinarne l’immediata restituzione ai cavalieri del Tempio.
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Nel 1656 si verificò un’epidemia di peste che decimò la popolazione, con quasi 400 vittime.
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Il 17 gennaio si svolge la festa dei Fuochi di Sant’Antonio Abate, occasione in cui vengono accesi mille falò artistici che illuminano tutte le strade del borgo. I più belli sono premiati dall’amministrazione comunale. Il 17 gennaio è una data che ritorna anche nelle leggende legate a Rennes-le-Chateau, location francese strettamente connessa ai Templari.
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Alberona è soprannominato anche “il borgo delle cento fontane”, grazie alle diverse fonti storiche e monumentali. Tra di esse vi è la Fontana Muta, sita all’ingresso del paese, originariamente utilizzata per ristorare i viaggiatori. È detta “muta” poiché, curiosamente, l’acqua che ne discende non produce alcun rumore.
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Il paese è stato protagonista di una storia di resistenza al nazismo durante la Seconda guerra mondiale e, a ricordarlo, è il monumento eretto per il tenente italiano Andrea Nazzaro. Nell’autunno del 1943 i tedeschi, che attendevano l’avanzata degli Alleati, riempirono di mine un ponte che permetteva l’ingresso ad Alberona. Nazzaro andò ad avvisare le truppe anglo-americane per evitare la trappola e, per rappresaglia, i tedeschi lo catturarono e lo trucidarono trascinando il suo corpo fino alle porte del borgo.
Spunti videoludici
La conformazione del borgo e i diversi siti d’interesse prestano il fianco a un’avventura grafica. I dettagli storici sui Templari e le storie legate ad essi consentono di creare una trama ricca d’intrecci che si ispiri a capolavori del genere come Broken Sword: il segreto dei Templari (Revolution Software, 1996) o Gabriel Knight.
Il borgo potrebbe diventare anche una mappa di ambientazione per un gioco stealth in prima o terza persona del genere Assassin’s Creed (che sui Templari ha mostrato più volte le sue conoscenze), soprattutto alla luce dell’interessante disputa tra fine XII e inizio XIII secolo che ha visto i cavalieri contrapposti al saraceno Adl al-Aziz.
Un buono spunto per una visual novel che valorizzi il territorio e la sua storia potrebbe provenire infine dalla storia dell’uccisione di Andrea Nazzaro a opera dei nazisti.
Fonti e link
[Bibliografia]
Ezio Valentini, Storia segreta dei Templari, Newton & Compton, Roma, 2014
[Sitografia]
Repubblica.it
Medievale.it
BorghiMagazine.it
Puglia Turismo
Blog di Francesco Quitadamo